Migranti, 37 sindaci agrigentini a Conte: “sbarchi vera bomba a orologeria”
“Alla luce dei continui sbarchi nella costa agrigentina, vera ‘bomba a orologeria’, rinnoviamo l’appello a che il Governo intervenga immediatamente e senza ulteriori ritardi per attuare ogni misura atta a coniugare l’accoglienza nei confronti dei migranti con l’esigenza di garantire la salute degli stessi e dei cittadini della provincia di Agrigento e degli stessi siciliani, esposti a […]
“Alla luce dei continui sbarchi nella costa agrigentina, vera ‘bomba a orologeria’, rinnoviamo l’appello a che il Governo intervenga immediatamente e senza ulteriori ritardi per attuare ogni misura atta a coniugare l’accoglienza nei confronti dei migranti con l’esigenza di garantire la salute degli stessi e dei cittadini della provincia di Agrigento e degli stessi siciliani, esposti a ulteriori pericoli, prima che la bomba esploda, siccome paventato dall’Oms”. E’ quanto si legge nella lettera firmata dal sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina, e sottoscritta da altri 37 primi cittadini della provincia, tra cui il sindaco Calogero Firetto. Missiva inviata non solo al premier Giuseppe Conte ma anche alle altre cariche istituzionali ed al presidente della Regione, Nello Musumeci.
“Chiediamo – scrivono i Sindaci- un controllo accurato del Canale di Sicilia, la predisposizione immediata di una nave in cui i migranti possano effettuare la quarantena prima di raggiungere i luoghi di destinazione. Da evitare, a tutela dei passeggeri e degli equipaggi, i trasferimenti, da Lampedusa a Porto Empedocle, con il traghetto di linea senza l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza personale, senza che sia stato assicurato il distanziamento”. “Forte – aggiungono – e‘ la preoccupazione per l’esposizione a rischio pandemico a causa degli sbarchi incontrollati verificatisi anche nelle ultime ore e che hanno registrato un incremento di oltre il 100% nel solo mese di aprile: si e’ passati dai 255 del 2019 ai 600 di oggi”.