Tentato omicidio in una macelleria a Porto Empedocle: donna torna libera, chiesta convalida per marito
Nuovi sviluppi nell’ambito del tentato omicidio avvenuto lo scorso 15 giugno all’interno di una macelleria di Porto Empedocle. Il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Gianluca Caputo, titolare del fascicolo d’inchiesta, dopo aver sentito alcuni testimoni (tra cui un finanziere e un carabiniere che si trovavano sul posto) ha rimesso in libertà Antonina Pullara, 44 […]
Nuovi sviluppi nell’ambito del tentato omicidio avvenuto lo scorso 15 giugno all’interno di una macelleria di Porto Empedocle. Il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Gianluca Caputo, titolare del fascicolo d’inchiesta, dopo aver sentito alcuni testimoni (tra cui un finanziere e un carabiniere che si trovavano sul posto) ha rimesso in libertà Antonina Pullara, 44 anni, fermata con l’accusa di detenzione illecita di arma clandestina. Chiesta, invece, la convalida del provvedimento di fermo nei confronti del marito Vincenzo Filippazzo, 47 anni, accusato di tentato omicidio.
La vicenda viene così ricostruita dagli inquirenti: Filippazzo, in compagnia della moglie, si presenta all’interno di una macelleria di Porto Empedocle armato di una pistola semiautomatica calibro 6.35 Browing con matricola non censita e per questo ritenuta clandestina. Dopo una discussione con uno dei titolari, che aveva avuto origine nelle settimane scorse in seguito ad un audio whatsapp circolato in piena emergenza coronavirus, Filippazzo avrebbe estratto l’arma tentando di fare fuoco contro il rivale da una distanza di due metri mirando al petto. La pistola, però, si è inceppata. La moglie, sempre secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe allora deciso di disarmare il marito impedendogli di usare ancora l’arma (per questo è stata scagionata) occultando la pistola che poi sarà rinvenuta nella sua disponibilità (non si può contestare il reato di favoreggiamento in quanto moglie).
E’ stata rimessa in libertà, Antonina Pullara, 44 anni, finita lunedì scorso in manette col marito, Vincenzo Filippazzo, 47 anni. Quest’ultimo è accusato di tentato omicidio mentre la donna di detenzione di arma clandestina. Secondo la ricostruzione degli inquirenti la coppia sarebbe stata protagonista di un diverbio con un macecllaio della zona al culmine del quale – secondo la ricostruzione – l’uomo avrebbe estratto una pistola con il colpo in canna tentando di far fuoco, per ben tre volte, all’indirizzo del “rivale”.
Per queste ragioni la Procura ha chiesto la conferma del provvedimento di fermo con la custodia cautelare in carcere per Filippazzo mentre la moglie, alla luce di quanto sopra, è stata scagionata e rimessa in libertà.