Canicattì

Usura a Canicattì, Cassazione conferma misura cautelare per Maira

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso avanzato dalla difesa di Giuseppe Maira, 64enne di Canicattì, accusato di usura insieme al fratello Antonio, 69 anni. Confermata, dunque, la misura cautelare nei suoi confronti ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza. L’indagine nasce dalla denuncia di un piccolo imprenditore che, dopo due anni di soprusi, […]

Pubblicato 4 anni fa

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso avanzato dalla difesa di Giuseppe Maira, 64enne di Canicattì, accusato di usura insieme al fratello Antonio, 69 anni. Confermata, dunque, la misura cautelare nei suoi confronti ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza. L’indagine nasce dalla denuncia di un piccolo imprenditore che, dopo due anni di soprusi, ha trovato il coraggio di denunciare i suoi aguzzini, raccontando agli investigatori che nel 2016, in un momento di difficoltà economica, ottenne 25mila euro in contanti da uno dei fratelli, dietro la promessa di restituzione di 2.500 euro mensili, imputabili quali interessi, senza la fissazione di un termine per la restituzione del capitale.

 Tre gli episodi di usura contestati dagli inquirenti ai due fratelli che, proprio ieri, erano in Tribunale perché già sotto processo per usura ad Agrigento. Contestate anche le aggravanti. Una delle vittime, a cui i due avevano di fatto svuotato conti e dignità, è addirittura fuggita al nord Italia per sfuggire alle continue minacce rivolte anche ai familiari.

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