Agrigento, minacce al procuratore aggiunto Vella: l’imputato nega in aula
“Stavo parlando al telefono e non ho rivolto al procuratore, che neanche conoscevo, le minacce”. Respinge le accuse Fabio Bellanca, 38enne agrigentino finito sul banco degli imputati con l’accusa di aver minacciato il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, parte civile nel processo che si celebra a Caltanissetta. “A stu pubblico ministero cu tritolo l’ama […]
“Stavo parlando al telefono e non ho rivolto al procuratore, che neanche conoscevo, le minacce”. Respinge le accuse Fabio Bellanca, 38enne agrigentino finito sul banco degli imputati con l’accusa di aver minacciato il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, parte civile nel processo che si celebra a Caltanissetta. “A stu pubblico ministero cu tritolo l’ama fari satari”. E’ questa la frase incriminata che Fabio Bellanca avrebbe rivolto nel luglio scorso al procuratore aggiunto di Agrigento all’interno del centro commerciale “Città dei Templi”. Grazie alle immagini di video-sorveglianze e all’intervento immediato dei carabinieri del Reparto Operativo di Villaseta è stato possibile risalire all’identità dell’uomo che oggi, difeso dall’avocato Daniele Re, ha respinto con forza la ricostruzione accusatoria. Sentito anche un testimone oculare della scena che si trovava proprio all’interno del centro commerciale al momento dei fatti. Il procuratore aggiunto si è costituito parte civile chiedendo un risarcimento simbolico di 1 euro. Si torna in aula il 13 novembre per la discussione delle parti.