Frena la campagna vaccini nell’agrigentino, Zappia: “Prenotazioni in calo”
La campagna vaccinale nella provincia di Agrigento subisce una battuta d’arresto
La campagna vaccinale nella provincia di Agrigento subisce una battuta d’arresto. A dirlo è il commissario straordinario dell’Asp, Mario Zappia, nel consueto punto settimanale sull’andamento epidemiologico nell’agrigentino. A mancare questa volta non sono le dosi (ne arriveranno altre 4 mila nei prossimi giorni tra Moderna e Johnson&Johnson) ma la gente che ne richiede sempre di meno. La media delle 4mila somministrazioni giornaliere è ormai lontana e, da alcuni giorni, il numero è drasticamente sceso di oltre mille unità. “Assistiamo ad un decremento – spiega Zappia – e questo è dovuto al fatto che le persone (soprattutto over60) chiedono sempre meno di vaccinarsi. Il numero delle prenotazioni è sempre più basso”. Per far fronte a questo “grosso problema” la Regione ha avviato nuovamente le giornate “open” con un ampliamento della platea che riguarderà anche i ragazzi con più di 12 anni. “Confidiamo che con questa nuova campagna si possa risalire con il numero delle vaccinazioni” ha proseguito Zappia.
Sul fronte contagi si assiste, invece, ad una lenta ma non ancora netta discesa. Nelle ultime settimane la provincia di Agrigento è risultata spesso tra le prime in Sicilia per incremento dei nuovi casi giornalieri, conseguenza di comportamenti non sempre idonei. Attualmente ci sono oltre 250 positivi nell’agrigentino. Buone notizie, invece, per quanto riguarda la pressione ospedaliera. Sciacca è ormai da settimane covid-free e anche Agrigento lo sarà presto (se tutto proseguirà per il verso giusto). Al San Giovanni di Dio il reparto di medicina è occupato da due pazienti che presto saranno dimessi. Ribera, come ormai noto, sarà l’unica struttura ad occuparsi del virus. Attualmente ci sono tre pazienti di cui due però in terapia intensiva.