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La mafia della Montagna: definitive le assoluzioni (tra le altre) di Fanara e Fragapane

Diventano definitive le 11 assoluzioni

Pubblicato 3 anni fa

Diventano definitive le 11 assoluzioni disposte già in secondo grado e non appellate dalla Procura Generale di Palermo nell’ambito della maxi inchiesta “Montagna” – una delle più imponenti operazioni antimafia scattate nel 2018 – contro i clan dell’omonimo mandamento della provincia di Agrigento. 

Escono così dal processo in maniera definitiva (tra gli altri) Pasquale Fanara, arrestato con l’accusa di essere il nuovo capo della famiglia mafiosa di Favara e che ha incassato ben due assoluzioni in primo e secondo grado (l’accusa aveva chiesto 20 anni di carcere); Raffaele Fragapane, cugino del boss Francesco Fragapane: dopo una condanna in primo grado a 10 anni e 8 mesi è arrivato il “ribaltone” con l’assoluzione in Appello. E ancora: Domenico Maniscalco, ritenuto il braccio destro del defunto boss di Sciacca Totò Di Gangi, assolto sia in primo che in secondo grado; Angelo Giambrone, figlio del boss di Cammarata Calogerino (Questi ultimi due sono difesi dall’avvocato Giovanni Castronovo). 

Infine: Adolfo Albanese; Giuseppe Blando; Vincenzo Mangiapane (cl54); Roberto Lampasona; Vincenzo Spoto; Pietro Reina; Giovanni Guttuso.

Il processo di secondo grado alla mafia della Montagna, scaturito dal blitz che aveva fatto luce sulla creazione dell’omonimo mandamento voluto dal boss Francesco Fragapane di Santa Elisabetta, si era concluso nel luglio 2021 con 34 condanne e – appunto – 14 assoluzioni. Lo scorso dicembre si è invece concluso il processo di primo grado per gli imputati che hanno scelto il rito ordinario con la condanna dell’ex sindaco di San Biagio Platani, Santo Sabella, a 6 anni e 8 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa. Oltre all’ex primo cittadino è stato anche condannato (4 anni e 9 mesi) il favarese Salvatore Montalbano mentre sono arrivate anche quattro assoluzioni: Giuseppe Scavetto, 51 anni, che era accusato di essere il capo della famiglia mafiosa di Casteltermini, Antonio Scorsone, 55 anni di Favara, Calogero Principato, 30 anni, di Favara, e Domenico Lombardo, 30 anni di Favara.

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