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Raid nei vigneti nell’agrigentino, Sos Impresa: “Denunciate”

Un atto che non uccide fisicamente un uomo, un agricoltore, ma lo uccide nella dignità e nel disastro economico familiare

Pubblicato 3 anni fa

“‘Omicidio bianco’, ho definito così la scena che si è presentata ai miei occhi. Un atto che non uccide fisicamente un uomo, un agricoltore, ma lo uccide nella dignità e nel disastro economico familiare”.

Eugenio Di Francesco, presidente dell’associazione regionale antiracket e antiusura “Rete per la Legalità Siciliaaps – Sos Impresa”, è stato a Canicattì dove continuano a susseguirsi i danneggiamenti di vigneti. Negli ultimi giorni, sono stati colpiti – sempre con le stesse, identiche, modalità – altri due vigneti. In uno, in contrada Caizza, sono state buttate a terra, tranciando i tiranti, oltre mille viti con il relativo frutto che era pronto ad essere raccolto. Il danno è stato quantificato in oltre 35 mila euro. Nel secondo, in contrada Grottarossa, sono state rase al suolo diverse decine di piante, anch’esse con l’uva pendente, provocando un danno di diverse migliaia di euro.

“Mi sono recato dove uomini senza dignità ed onore hanno abbattuto due grossi vigneti di imprenditori agricoli umili e volenterosi che continuano a credere e scommettere in questa terra che, molte volte, si manifesta disonesta e malvagia. Li ho voluti ascoltare personalmente per garantire e assicurare la nostra solidarietà e vicinanza come associazione antiracket – rete per la legalità Sicilia Sos impresa – ha spiegato – . Non abbiate paura di parlare, di denunciare. Questa è ‘mafia bianca’ che tende a minare l’economia del singolo per accrescere quella dei ‘porci grossi'”

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