“Documenti per fare scappare stranieri irregolari”, al via il processo
Secondo l’accusa mettevano a disposizione degli stranieri – arrivati clandestinamente in Italia – documenti, biglietti di viaggio e abitazioni
Chiamato e subito rinviato per un difetto di notifica il processo a carico di sette imputati accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, possesso di materiale bellico e false dichiarazioni sulla propria identità. Secondo l’accusa mettevano a disposizione degli stranieri – arrivati clandestinamente in Italia – documenti, biglietti di viaggio e abitazioni.
Il 18 aprile del 2019 furono arrestati due tunisini. Ad essere posti, allora, ai domiciliari furono Nazha Achibi, 56 anni e Sadok Fathallah, 62 anni. Entrambi, secondo quanto ipotizza l’accusa, dietro il pagamento di somme di denaro, favorivano l’illegale permanenza di cittadini stranieri sul territorio nazionale. E lo facevano mettendo a disposizione di alcuni migranti documenti d’identità e biglietti di viaggio per far risultare che gli stessi immigrati erano giunti legalmente in Italia e poi garantivano sicure modalità di trasferimento per raggiungere altri paesi europei.
Questa ipotesi di reato è contestata anche a Mohamed Ahmed Mansour, 30 anni, figlio di tunisini ma nato in Italia; El Aid Ben Mohamed, 44 anni, tunisino e Mario Caruana, 38 anni, di Porto Empedocle. Il solo Ben Mohamed Mohamed, tunisino di 26 anni, uno dei migranti entrati illegalmente in Italia che avrebbe ricevuto i documenti per restare in Italia, è accusato di false dichiarazioni a pubblico ufficiale.