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Licata e l’emergenza rifiuti, Vincenti: “una bomba ecologica a danno di tutti”

L'ex vicesindaco ha scritto una lettera e richiede l'intervento del Prefetto di Agrigento

Pubblicato 2 anni fa

Licata ancora sommersa da montagne di rifiuti di ogni specie. Una città che dovrebbe vivere di turismo, e invece viene mortificata agli occhi di quanti in queste settimane d’inizio stagione stanno visitando la città. Grossi cumulo di rifiuti si trovano nei pressi  del cimitero monumentale dei Cappuccini, in tutta l’area la puzza è nauseabonda e per passare a piedi è necessaria la mascherina, per non parlare dei rifiuti andati a fuoco nei pressi di via Torregrossa, zona adibita a discarica che oggi sta diventando una bomba ecologica a danno dell’ambiente e della salute dei cittadini. 

Eccellenza Signor Prefetto mi rivolgo a Lei affinché possa intervenire, sono sconfortato dall’assurdo silenzio e dalla completa apatia che si registra oramai nella mia città da diverso tempo. Dovrebbe esserci una reazione forte ma civile da parte di tutta la cittadinanza, eppure a parte qualche sporadico intervento sul social nulla accade, forse perché sopraffatti dalla rassegnazione. Eccellenza Signor Prefetto com’è possibile tutto questo, com’è possibile che nessuno risponda di questi reati? Possibile che non ci siano dei responsabili? Perché nessuno dichiara l’emergenza sanitaria già dichiarata in altre occasioni per casi meno gravi?” Questa parte della lettera scritta dall’ex vicesindaco Angelo Vincenti che chiede un intervento immediato al Prefetto di Agrigento.

Nelle scorse settimane sequestrate due aree trasformate in discarica abusiva, si tratta del CCR della zona industriale e dei rifiuti gettati per strada in contrada Pisciotta, e dell’isola ecologica di via Giarretta.

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