Agrigento

Sanità agrigentina, l’Auser e la Cgil a fianco del Cartello Sociale

La nota congiunta

Pubblicato 2 anni fa

L’AUSER, Associazione per l’Invecchiamento Attivo e lo S.P.I. CGIL di Agrigento, Sindacato Pensionati Italiani, si associano alla battaglia del Cartello Sociale sulla grave situazione della sanità pubblica in provincia. 

“Non è il primo grido e non sarà l’ultimo che la popolazione agrigentina rivolge, inascoltata, all’Asp di Agrigento” – scrivono Francesco Cangemi, segretario generale dello Spi Cgil, e Calogero Bruccoleri, presidente Auser. “Paziente ottantenne, con frattura al femore, rivoltasi all’ospedale di Agrigento, viene trasferita a Licata perché nel reparto di Ortopedia il lettino operatorio per questa tipologia di fratture è rotto da qualche mese. Nel distretto di Agrigento per essere sottoposti a visita per l’accertamento di invalidità civile e disabilità, si aspetta anche più di un anno. Liste di attesa infinite (anche più di un anno) per visite specialistiche” continuano. “A pagare, tra gli altri, sono soprattutto i cittadini più fragili, soli e indigenti, anziani, disabili, immigrati. La risposta che viene data è aspettare, aspettare! Ma aspettare cosa? Aspettare chi? Chiediamo ai dirigenti dell’Asp per usufruire di un servizio che riguarda la salute, si può aspettare? – hanno incalzato da Auser e Spi Cgil – . Se un cittadino scopre di essere affetto da una patologia e ha bisogno di essere curato, deve aspettare? E il diritto alla salute, sancito dalla carta costituzionale, si può sospendere? Si possono, nell’attesa, fare morire i cittadini? Noi diciamo che non vi è, non vi può essere giustificazione alcuna. Chi ha compiti di governo, a qualsiasi livello, si deve assumere le proprie responsabilità”.

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