Mafia

Mafia dei pascoli, il margheritese Ciaccio resta in carcere 

Pasquale Ciaccio, sessantenne di Santa Margherita Belice coinvolto nell’operazione scattata la scorsa estate sulla mafia dei pascoli nella Valle del Belice

Pubblicato 6 giorni fa

Custodia cautelare in carcere confermata per Pasquale Ciaccio, sessantenne di Santa Margherita Belice coinvolto nell’operazione scattata la scorsa estate sulla mafia dei pascoli nella Valle del Belice. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che si è pronunciata (nuovamente) sul ricorso avanzato dalla difesa dell’indagato. Cinque le persone che vennero arrestate dalla Squadra mobile di Agrigento, poi tornate in libertà in seguito ad una prima pronuncia del Riesame. La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo fece ricorso in Cassazione che rinviò ad altra sezione del tribunale della Libertà. Il Riesame confermò il carcere e ci fu un nuovo ricorso in Cassazione che ha deciso per la stessa misura.

L’operazione, eseguita dalla Squadra mobile, scattò nel luglio 2024. Le indagini ipotizzano il pervasivo controllo e la gestione illecita delle attivita’ agro-pastorali sul territorio girgentano di Santa Margherita del Belice, Montevago e Sambuca di Sicilia fino al confine con Contessa Entellina. Gli indagati, secondo l’attività investigativa, avvalendosi della indiscussa forza intimidatoria derivante dall’essere riconosciuti quali esponenti di vertice del mandamento mafioso di Santa Margherita di Belice, avrebbero attuato un incisivo controllo sull’economica agro-pastorale dell’area nonche’ sul connesso utilizzo dei fondi agricoli dell’entroterra belicino. In particolare, sono stati registrati diversi episodi in cui gli indagati, avvalendosi del metodo mafioso, avrebbero costretto i proprietari ed i gestori dei terreni agricoli a cedere la disponibilita’ di ampie aree di terreno da adibire al pascolo abusivo del bestiame, imponendo il pagamento di canoni irrisori che, in taluni casi, non sarebbero stati nemmeno corrisposti.

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