Agrigento

Rapine in strada, furti e ricettazione: confermato il carcere per 25enne 

Il giovane sarebbe il protagonista di una escalation di episodi di particolare allarme sociale quali furti, rapine, ricettazione tra Agrigento e Porto Empedocle

Pubblicato 1 ora fa

“È altamente probabile che l’indagato, se lasciato senza controllo, continui a cercare occasioni per proseguire nella strada del crimine, avendo dato prova di deplorevole caparbietà nell’attuazione dei suoi propositi delinquenziali non lasciandosi, peraltro, intimorire dalla possibilità di poter essere fermato o scoperto”. Con questa motivazione il Giudice per le indagini preliminari, Micaela Raimondo, ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuliano Casella, 25 anni, (difeso dagli avvocati Annalisa Russello e Daniele Re) protagonista negli scorsi giorni di una escalation di episodi di particolare allarme sociale quali furti, rapine, ricettazione, indebito utilizzo di carte di credito ma anche resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il giudice non ha convalidato il provvedimento di fermo applicando però il carcere nei confronti del giovane indagato anche per un concreto e attuale pericolo di fuga: “L’indagato privo di uno stabile domicilio – scrive il Gip – non soltanto non si è fermato all’alt della polizia e si è dato ad una precipitosa fuga ma ha posto in essere ulteriori condotte volte a far perdere le tracce”. 

Il giovane agrigentino è accusato di aver messo a segno furti e rapine nel giro di due settimane prima di essere fermato al termine di un’attività investigativa eseguita da Volanti, Squadra mobile e agenti del commissariato Frontiera. Lunga, infatti, è la lista delle accuse nei suoi confronti. Il primo episodio risale allo scorso 14 dicembre quando, nel centro di Agrigento, avrebbe rapinato una donna che in quel momento si trovava in compagnia del padre. Armato di pistola l’avrebbe prima minacciata e, al diniego della donna, afferrato la borsa a tracolla e strattonata fino a farla cadere a terra. Il 23 dicembre, invece, avrebbe messo a segno un furto in un noto bar-tabacchi di Porto Empedocle impossessandosi di soldi e sigarette per un valore di almeno 4mila euro. Nello stesso giorno, ad Agrigento, in compagnia di un altro soggetto (in corso di identificazione) avrebbe scippato una donna riuscendole a rubare la borsa con all’interno 110 euro, carte di credito e documenti. Con la carta di credito rubata, poco dopo, avrebbe poi tentato di acquistare delle sigarette e fare benzina a Favara motivo per il quale gli viene contestato anche l’indebito utilizzo. Nel giorno di Natale, invece, l’indagato avrebbe messo a segno un’altra rapina ai danni di un’anziana. La donna si trovava all’interno di un’auto in sosta quando il venticinquenne avrebbe aperto la portiera, afferrato la borsa e fatto cadere la 77enne a terra prima di fuggire. A Casella, infine, viene contestata una rapina commessa ai danni di un 53enne di Agrigento. In quell’occasione, secondo quanto ricostruito, avrebbe estratto un coltello, minacciato l’uomo e sottratto il borsello con soldi, documenti e cellulare. 

All’indagato vengono contestati anche i reati di ricettazione e violenza e resistenza a pubblico ufficiale: il Fiat Doblò che ha utilizzato per il furto al bar di Porto Empedocle è risultato provento di furto in quanto rubato ad un favarese lo scorso 26 dicembre mentre il giorno prima era riuscito a fuggire ai poliziotti dopo un inseguimento. 

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