Agrigento

“Appalti e mazzette”, ecco come il “sistema” voleva reclutare i sindaci di Palma e Porto Empedocle

Conversazione intercettata tra Dino Caramazza e Luigi Sutera Sardo: "Vediamo che sa fare… chi fa il bravo facciamo i bravi, se no niente ... pazienza"

Pubblicato 5 ore fa

L’inchiesta “Appalti e mazzette” condotta dalla Procura della Repubblica di Agrigento guidata da Giovanni Di Leo consegnano pagine giudiziarie assolutamente sorprendenti e lasciano sbigottiti, indipendentemente dal rilievo penale, e che – come evidenziato proprio ieri sul nostro giornale da una severa riflessione del Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Cagliari, Luigi Patronaggio –  fa emergere un vero e proprio metodo politico/affaristico/imprenditoriale che penalizza, senza il benchè minimo scrupolo, cittadini e consumatori.

La vicenda che portiamo a galla merita di essere tenuta ben in evidenza e scatenare le dovute reazioni con l’azione legalitaria, non più procrastinabile, prevista dalle leggi. Ecco cosa scrive nell’informativa inviata alla Procura la Squadra mobile di Agrigento guidata da Vincenzo Perta:

“Le attività tecniche a carico di Luigi Sutera Sardo confermavano lo stretto rapporto d’interdipendenza con Diego Caramazza inteso Dino, rivestendo un ruolo di mediatore tra quest’ultimo e gli ambienti politico e amministrativi che operano in diversi Comuni dislocati sul territorio della Provincia agrigentina.

A tal riguardo si riportano i contatti intrattenuti da Luigi Sutera Sardo, per contro di Diego Caramazza, con Calogero Martello, attuale sindaco del Comune di Porto Empedocle e Stefano Castellino, attuale sindaco del Comune di Palma di Montechiaro.

Luigi Sutera Sardo contattava i due amministratori esprimendo loro la necessità di incontrarli di persona. L’esigenza manifestata da Sutera Sardo traeva origine da un progetto non ben definito, condiviso con Diego Caramazza, come emergeva durante il servizio di intercettazione telematica attiva – sezione ambientale – sul dispositivo dello stesso Sutera Sardo.

Il primo contatto riguardante la vicenda avveniva tra Luigi Sutera Sardo e Calogero Martello, come registrato sull’utenza monitorata di Luigi Sutera Sardo. Durante la chiamata, Calogero Martello, si accordava con Sutera Sardo per prendere un caffè. In risposta, Luigi Sutera Sardo precisava di aver cercato di contattarlo in precedenza, senza però riuscire a parlare con lui. I due concordavano di risentirsi per definire i dettagli dell’incontro.

Il giorno dopo, Luigi Sutera Sardo contattava l’utenza  in uso a Stefano Castellino. Durante la chiamata, Luigi Sutera Sardo e Stefano Castellino concordavano un incontro da fissare successivamente tra lunedì e mercoledì successivi. Al riguardo Castellino diceva a Sutera Sardo che lo avrebbe raggiunto a Favara. Come premesso, Sutera Sardo riportava a Diego Caramazza i contenuti dei contatti avuti con Martello e Castellino, la stessa sera del 20.02.2025, come emerso durante l’intercettazione. Infatti, mentre Luigi Sutera Sardo si trovava all’interno degli Uffici della Edilroad s.r.l., in Favara, lo stesso si rivolgeva a Diego Caramazza dicendo di aver contattato sia Stefano Castellino che Calogero Martello, i quali, sebbene non compiutamente menzionati, venivano individuati dai riferimenti fatti da Sutera Sardo alle telefonate avute in precedenza con loro.

Infatti, Luigi Sutera Sardo, riferendosi a Stefano Castellino, diceva che quest’ultimo gli aveva detto che si sarebbe recato lui a Favara per raggiungerlo tra le giornate di lunedì e mercoledì successive: “Io a quello l’ho chiamato ci dobbiamo vedere o lunedi … o lunedì o mercoledì mi ha detto, che deve salire lui a Favara, ma probabilmente lunedì … tanto non c’è fretta, se c’è fretta ha detto vieni tu … “.

Per quanto riguardava invece Calogero Martello, il quale nella circostanza veniva elogiato dai due interlocutori come un vero “leone” e una persona sveglia, Luigi Sutera Sardo diceva che con lui, indicato in Calò, si sarebbe risentito tra le giornate di sabato e domenica. A quel punto Diego Caramazza chiedeva cosa fosse capace di fare, riferendosi proprio a Martello. Tale affermazione veniva accolta da Sutera Sardo che faceva presente che se lui avesse fatto il bravo, comportandosi bene, loro avrebbero agito alla stessa maniera: “e vediamo che sa fare, tanto non è che noi … avanti che è ora chi fa il bravo facciamo i bravi, se no niente … pazienza!”.

La risposta di Diego Caramazza risultava emblematica di un modo di agire cinico e diretto al risultato finale, affermando che loro non avevano altre alternative oltre a quella di vincere o perdere, segno che Martello e Castellino rappresentavano due mezzi per raggiungere i loro scopi.

Questo il dettaglio dell’intercettazione:

S. L.: Sutera Sardo Luigi;

C. D.: Caramazza Diego inteso Dino

Omissis …

S. L.: … Io a quello l’ho chiamato ci dobbiamo vedere o lunedì … o lunedì o mercoledì mi ha detto, che deve

salire lui a Favara, ma probabilmente lunedì … tanto non c’è fretta, se c’è fretta ha detto vieni tu …

C.D: si non c’è fretta … inc …

S.L.: non è meglio?

C.D: e sta fetta … e che domai mattina?

S.L.: eh allora gli ho detto … ci vediamo … o lunedì o mercoledì, mi chiama, mi chiama lui, sabato , tra sabato e domenica dovremmo vederci con quell’altro leone … ma questo leone vero è … questo sperto è

C.D: chi è? Inc …

S.L.: inc … questo accelerato è … quello è … quello …

C.D: e vediamo cosa sa fare …

S.L.: chi? Calo? Ah certo …

C.D: eh vediamo che sa fare …

S.L.: e vediamo che sa fare, tanto non è che noi … avanti che è ora chi fa il bravo facciamo i bravi, se

no niente … pazienza!

C.D: noi ci mettiamo , o perdiamo o vinciamo ! perciò … e stamattina mi sono visto con tuo cugino …

Omissis …

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