Agrigento

L’inchiesta sul clan Villaseta, resta in carcere 26enne

Rigettata la richiesta di concedere i domiciliari all’indagato accusato di avere messo a segno un’estorsione con metodo mafioso per conto del clan di Villaseta ai danni del titolare di un bar di Porto Empedocle.

Pubblicato 2 mesi fa

Resta in carcere Samuel Pio Donzì, 26 anni, di Agrigento, coinvolto nella maxi inchiesta dei carabinieri che fra dicembre e luglio, con tre blitz e oltre cinquanta misure cautelari, ha colpito le famiglie mafiose di Villaseta e Porto Empedocle. Lo ha deciso il gip del tribunale di Palermo, Patrizia Ferro, che ha rigettato la richiesta di concedere i domiciliari all’indagato accusato di avere messo a segno un’estorsione con metodo mafioso per conto del clan di Villaseta ai danni del titolare di un bar di Porto Empedocle. L’istanza era stata presentata dal suo legale, l’avvocato Annalisa Russello, per consentirgli di sottoporsi a delle visite mediche. Il giudice ha però ritenuto che gli accertamenti potessero essere effettuati anche in carcere, dichiarando la detenzione compatibile con le sue condizioni.

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