Cultura

L’agricoltura sociale come chiave per il reinserimento: al via “Viaggiare su un filo d’olio”

Grazie ad una collaborazione tra la Casa Circondariale “Pasquale Di Lorenzo”, il Parco archeologico e il frantoio Val Paradiso i reclusi verranno formati con specifiche competenze agronomiche. Tutto si concluderà con la produzione di un olio realizzato anche con le olive raccolte nella Valle dei Templi

Pubblicato 4 ore fa

Dopo il successo della prima edizione, torna “Viaggiare su un filo d’olio”, un’iniziativa di agricoltura sociale e collaborazione interistituzionale che si riconferma come un ponte fondamentale per il reinserimento e la crescita personale delle persone che si trovano in strutture di detenzione. 

Promosso congiuntamente dalla Casa Circondariale “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento, dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi e dal frantoio Val Paradiso di Naro, il progetto trasforma il lavoro agricolo in un’occasione di rinascita e riscoperta di sé per i detenuti.

Quest’anno, il progetto alza l’asticella del suo valore sociale e culturale, spostando simbolicamente la raccolta tra gli ulivi secolari della Valle dei Templi di Agrigento, da tempo inseriti nel progetto Diodoros. Questo patrimonio di storia, cultura e bellezza diventa la cornice di una iniziativa in cui la raccolta non è solo un atto agricolo, ma un potente gesto di riconnessione con la terra e con un bene comune: si tratta di un unicum nel suo genere, con l’area archeologica agrigentina tra le primissime ad aver messo a frutto un patrimonio inestimabile di alberi secolari e biodiversità.

L’edizione 2025 infatti non vedrà solo la produzione di un olio di eccellenza, come fu già per il precedente olio “La Rupe” (frutto del lavoro all’interno del carcere e donato in beneficenza), ma si arricchisce di un modulo formativo avanzato. I partecipanti acquisiranno competenze sull’intera filiera olivicola e, in particolare, sulla sicurezza sul lavoro in ambito agricolo – dalla prevenzione dei rischi specifici all’uso dei DPI – un elemento cruciale per il loro futuro professionale e una concreta opportunità di costruzione di nuove prospettive al termine della pena.

Il progetto si articola infatti in due momenti aperti alla cittadinanza e alle istituzioni a Casa Diodoros. Prima tappa il 6 novembre: la giornata inizia con la presentazione del progetto, seguita da una sessione di formazione cruciale sulla sicurezza e dalla raccolta delle olive tra gli ulivi secolari, con il supporto tecnico di esperti. Nel pomeriggio, la molitura offrirà ai detenuti un approfondimento diretto sui processi di produzione e conservazione dell’olio extravergine, culminando con la degustazione dell’olio appena franto.

L’evento conclusivo e la presentazione ufficiale degli esiti saranno ospitati sempre a casa Diodoros il 19 dicembre 2025 nel contesto di una mattinata dedicata ai sapori, al sapere e alla condivisione sociale con un minicorso di panificazione dedicato sempre ai detenuti e una degustazione finale dell’olio “La Rupe” accompagnato dal pane appena sfornato, a simboleggiare il frutto del lavoro e della speranza.

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