I contatti tra l’on. Pace e il colonnello: “E il maresciallo che ascolta questa telefonata…”
I carabinieri del Ros, durante l’attività di indagine, hanno appurato diversi contatti tra il colonnello ed il politico agrigentino
Il colonnello Stefano Palminteri respinge ogni accusa. L’ufficiale dei carabinieri è comparso sabato mattina negli uffici della procura di Palermo dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia dai pm Claudio Camilleri, Giulia Falchi e Andrea Zoppi. Il militare è indagato per rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio e secondo i pm sarebbe una delle “talpe” di Totò Cuffaro, l’ex governatore travolto dalla maxi inchiesta che ipotizza un “comitato” di affari in grado di incidere su nomine e appalti pubblici. Per Cuffaro, così come per altre 17 persone, pende una richiesta di arresto. Questa mattina sono cominciati gli interrogatori preventivi davanti il gup Carmen Salustro che dovrà decidere se disporre o meno i domiciliari per gli indagati.
Il colonnello Palminteri, difeso dagli avvocati Carmelo Peluso, Luigi Latino e Michele De Stefani, nega di avere passato informazioni riservate a Cuffaro. La sua figura emerge nelle indagini dei carabinieri del Ros che hanno documentato contatti diretti con l’avvocato di Cuffaro, Gallina Di Lorenzo (non indagato), con lo stesso ex governatore e con il deputato Carmelo Pace. Il colonnello ha spiegato ai pm che i rapporti con il politico agrigentino sono legati a “conoscenze pregresse e non a questioni inerenti a questa indagine”.
I carabinieri del Ros, durante l’attività di indagine, hanno appurato diversi contatti tra il colonnello ed il politico agrigentino. Il primo riferimento è datato 13 marzo 2024 quando viene intercettato un dialogo tra l’avvocato Gallina e Cuffaro. Il primo avvisa il secondo che una terza persona (poi identificata in Palminteri) lo voleva incontrare urgentemente evidentemente per qualcosa di importante. Cuffaro chiede al suo legale se Carmelo Pace avesse già incontrato il colonnello: “...ah…e forse il Colonnello lo ha visto a Pace…”
Il 19 marzo 2024 viene captata una conversazione tra Cuffaro e Pace e l’oggetto della discussione sembra essere l’eventuale attività di indagine nei loro confronti. “sì sì tutto a posto …a te ti ha detto di stare attento a me … a me ha detto di stare attento a te…” dice Cuffaro. Pace rispondeva che l’avvocato gli aveva fatto due nomi: “…due nomi a me mi ha fatto… sì, ma glieli ha fatti il tuo amico … che è anche il mio amico…..però dicendo che non ci entriamo né io né tu..”. Cuffaro diceva inoltre che il colonnello lo aveva invitato a riferire a Pace di fare attenzione all’uso del cellulare: “sai, ma gli devi dire a Carmelo che se vuole parlare al telefono … lui che sta sempre al telefono … lui che sempre col telefono…”
Il 10 agosto 2024 i carabinieri del ROS intercettano una chiamata tra il colonnello e Pace documentando un incontro programmato a Menfi, nell’agrigentino, in cui sarebbe stato presente anche Cuffaro. Un altro contatto tra l’ufficiale e il politico è datato 13 settembre 2024 quando i due concordano un incontro: “forse vado a trovare a “Omissis”…”-“ verso le undici… trovo… me lo offri un caffè nella tua nuova sede?…” Infine, prima di salutarsi, Pace si rivolge al telefono all’ipotetico addetto alle intercettazioni: “e il Maresciallo che ascolta questa telefonata così lo sente… OMISSIS è un pezzo di me…”


