Luigi Pirandello e Antonietta Portolano, due mostre li raccontano da vicino al Palacongressi
L'inaugurazione si terrà domani, 4 dicembre: rimarrà a disposizione fino al prossimo 30 marzo
Saranno inaugurate domani, giovedì 4 dicembre, alle 17 al Palacongressi di Agrigento le mostre documentarie e iconografiche “Sua moglie, Antonietta Portolano in Pirandello” e “Io Luigi, Io Pirandello”, a cura di Annamaria Andreoli e Cristina Iacono.
Dopo i saluti istituzionali del direttore del Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi Roberto Sciarratta, del presidente del Consiglio del Parco e presidente della Fondazione Agrigento 2025 Giuseppe Parello e del sindaco del Comune di Agrigento Franco Miccichè, seguiranno gli interventi di Annamaria Andreoli, presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Pirandelliani e del Teatro contemporaneo di Roma; Virginia Asaro, scrittrice; Aldo Maria Morace, già ordinario di Letteratura Italiana, presidente dell’Edizione Nazionale dell’opera omnia di Luigi Pirandello; Cristina Angela Iacono, archivista, già responsabile del Fondo storico della biblioteca museo Luigi Pirandello di Agrigento. Coordina l’incontro Rosario Maniscalco, dirigente responsabile del Servizio turistico regionale di Agrigento.
Saranno affidate a Gaetano Aronica, direttore artistico del Palacongressi, le letture di alcuni brani tratti dalla corrispondenza tra Luigi Pirandello e la moglie.
L’esposizione nasce da un progetto dell’Istituto nazionale di studi pirandelliani e del Parco della Valle dei Templi, con lo scopo di contribuire ad approfondire anche la figura di Maria Antonia Portolano in Pirandello. La mostra presenta materiale archivistico e iconografico di eccezionale importanza, posseduto dalla Biblioteca Museo “Luigi Pirandello” di Agrigento, che documenta le relazioni personali ed artistiche dello scrittore agrigentino sia all’interno del proprio nucleo familiare che con interlocutori ed istituzioni esterne. Un posto rilevante occupano le lettere ai figli, alle sorelle e ai fratelli; inoltre le lettere di scrittori, capocomici ed editori che hanno avuto rapporti con lo scrittore.
Vasto spazio è dato alla sezione dedicata al teatro: composizioni teatrali, copioni manoscritti autografi e i soggetti delle rappresentazioni del Teatro d’Arte di Luigi Pirandello e della Compagnia Stabile di Marta Abba di Sanremo.
Un particolare rilievo viene dato ai preziosi manoscritti del “Taccuino di Coazze”, del “Taccuino di Bonn”, del libretto rosso noto come “Provenzale”, delle prime tredici pagine del romanzo “I vecchi e i giovani” e di quelle del rifacimento del romanzo “Suo marito” con il nuovo titolo “Giustino Roncella nato Boggiòlo”.
Con l’esposizione di alcuni importanti documenti, come i contratti e la corrispondenza con le case cinematografiche del tempo, Cines, Colosseum film e con la presentazione di soggetti, sceneggiature e manifesti cinematografici, vengono messi in evidenza anche i rapporti di Pirandello con il mondo del cinema, che lo vedono all’avanguardia nell’affrontare i problemi relativi alla “settima arte”.
Vengono presentati anche alcuni cimeli personali, un portafoglio ed un portamonete, il suo libretto universitario, il foglio di congedo illimitato dal servizio militare, un porta documenti con la tessera di membro della Reale Accademia d’Italia; una selezione di materiale documentario sul Premio Nobel per la Letteratura assegnato a Luigi Pirandello nel 1934 a Stoccolma. Sarà disponibile anche la documentazione relativa alla sua morte avvenuta nel 1936 a Roma compreso il foglio manoscritto con le sue “ultime volontà”.
La mostra rimarrà visitabile fino al prossimo 30 marzo 2026 ed è ad accesso gratuito. Necessaria a prenotazione solo per i gruppi organizzati. Info: parcovalledeitempli@regione.sicilia.it




