A Sciacca apre il Museo del Corallo Nocito
Questa casa del Corallo è finalmente pronta e aprirà le porte sabato prossimo 25 ottobre alle 19
Mappe, incisioni, bussole, cannocchiali, misuratori, libri di bordo. E rami, filamenti, madrepore: il progetto del Museo del Corallo Nocito, sostenuto da Agrigento Capitale Italiana della Cultura, nasce per celebrare i 150 anni dalla scoperta del corallo di Sciacca. Questa casa del Corallo è finalmente pronta e aprirà le porte sabato prossimo, alle 19, a Sciacca, frutto della passione di più generazioni della famiglia Nocito-Di Giovanna. Era il mese di maggio 1875, si legge in una nota, l’Isola Ferdinandea si era già inabissata da una quarantina d’anni, quando un pescatore di Sciacca, Alberto Maniscalco (detto “Bettu Ammareddu”) e i suoi compagni, con una rete a strascico, si imbatterono in un ricco banco di corallo rosso a poco più di 8 miglia da Capo San Marco. Ben presto ci si rese conto che il banco di corallo era immenso, circa 4 ettari a neanche 100 metri di profondità. La notizia si diffuse velocemente e Sciacca fu invasa da pescatori e cercatori da Trapani e Torre del Greco. Quel primo anno furono raccolti 1500 quintali di corallo. La storia dei Nocito nasce invece a inizio Novecento con Concetta, capostipite della famiglia di artisti-gioiellieri: quattro generazioni di artigiani – fino a Laura Di Giovanna, orafa e designer – che si raccontano attraverso i pezzi esposti, affiancati ai reperti della collezione di casa, comunque legati al mondo del corallo. La collezione del Museo del Corallo Nocito (via Venezia 8, a Sciacca) sarà visitabile fino al 23 novembre; e fino al 20 novembre ospita anche “Eclore” personale dell’artista Lise Chevalier. Dal 25 al 30 novembre alcuni pezzi storici della collezione Nocito comporranno una piccola e preziosa esposizione al Museo Pietro Griffo di AGRIGENTO. Previsti anche laboratori aperti al pubblico, per esplorare da vicino le tecniche e le storie che rendono unico il corallo di Sciacca. (