Hanno provato a mettere a segno le ormai classiche truffe dello specchietto in appena trenta minuti scegliendo le “vittime” e cercando di arraffare qualche soldo con la solita scusa: simulare un incidente e chiedere il danno. Ma questa volta è andata male a due balordi – un uomo e una donna incinta – che sono stati messi in fuga da una pensionata e da una 40enne di Agrigento.

Il primo episodio è avvenuto in via Callicratide dove la pensionata agrigentina è stata avvicinata con la scusa di aver rotto loro lo specchietto. La signora ha capito tutto e ha intimato ai due di allontanarsi con la minaccia di chiamare la polizia. Stesso modus operandi anche nel secondo caso – avvenuto in via Esseneto – dove una 40enne ha messo in fuga i due truffatori che volevano, sempre con la classica scusa, un risarcimento per un telefonino.