Agrigento

Blitz Kerkent, Massimino resta in carcere: cade “concorso esterno” per Puntorno

I giudici del Tribunale del Riesame di Palermo hanno confermato la misura cautelare in carcere nei confronti di Antonio Massimino, 51 anni, figura principale del blitz Kerkent eseguito dagli agenti della Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento guidata da Roberto Cilona. Massimino è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione a delinquere finalizzata […]

Pubblicato 5 anni fa

I giudici del Tribunale del Riesame di Palermo hanno confermato la misura cautelare in carcere nei confronti di Antonio Massimino, 51 anni, figura principale del blitz Kerkent eseguito dagli agenti della Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento guidata da Roberto Cilona.

Massimino è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Tra le accuse anche quella di violenza sessuale ai danni della compagna di un pregiudicato. 

Arrivano, dunque, i primi verdetti del Tribunale del Riesame: quest’ultimo ha anche fatto cadere l’accusa di concorso esterno nel traffico di droga con l’aggravante di aver favorito la mafia nei confronti di Andrea Puntorno, 42enne ex ultras della Juventus, accusato di aver messo in contatto il boss Massimino con alcuni esponenti della ndrangheta in quello che gli inquirenti definiscono “canale” calabrese. 

Finisce ai domiciliari, per motivi di salute, Sergio Cusumano, 54 anni di Agrigento, considerato un fedelissimo di Antonio Massimino. Tutti e tre gli indagati sono difesi dall’avvocato Salvatore Pennica. 

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