Crisi di Aica, l’assemblea dei sindaci chiede attivazione del fondo di 20 milioni di euro
Le richieste dell'assemblea dei sindaci Aica: Attivare il fondo di rotazione annunciato ad agosto di 20 milioni di euro. Sostenere l’emendamento da 40 milioni in Finanziaria, in discussione
“I Sindaci dei Comuni soci dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini (AICA) intervengono in maniera unitaria e decisa in merito alla lettera pubblica del Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, al fine di ristabilire la corretta ricostruzione dei fatti e tutelare il territorio agrigentino di fronte alla minaccia di una riduzione dell’acqua.” Lo dice in una nota stampa l’assemblea dei sindaci Aica.
“La posizione dei Sindaci è chiara: accogliamo la volontà di istituire un fondo di rotazione straordinario di 20 milioni di euro, necessario per chiudere la transazione con Siciliacque secondo le indicazioni del Tribunale di Palermo. Si tratta dell’unica misura immediata per evitare che 400.000 cittadini subiscano tagli idrici devastanti.Mai – lo ribadiamo – i Sindaci hanno chiesto soldi “a fondo perduto”. Ad agosto, il Presidente Schifani annunciò l’istituzione di un fondo di rotazione per affrontare l’emergenza durante l’incontro con il Presidente del CDA di AICA, Dott.ssa Danila Nobile. Uscì un comunicato stampa ufficiale. Si parlò di una “soluzione tecnica già allo studio”. Da allora non è mai giunto alcun atto formale ai Sindaci. Il fondo non è mai stato istituito. Ed è quindi impossibile che i Sindaci abbiano “rifiutato” qualcosa che non è mai stato presentato. Chiediamo oggi ciò che era stato annunciato: rendere operativo quel fondo di rotazione, così che i Sindaci possano realmente utilizzarlo. E’ in discussione un emendamento alla Legge di Stabilità regionale per istituire un Fondo straordinario da 40 milioni per coprire le perdite idriche dovute alle reti colabrodo, mai rifatte per decenni. (Emendamento “Fondo straordinario per il risanamento idrico della provincia di Agrigento”). Emendamento Fondo straordinario.
Si tratta di una misura strutturale, essenziale per il futuro. L’anticipazione da 20 milioni serve invece ad affrontare l’emergenza immediata. Il CdA di Siciliacque è composto da tre membri nominati dalla Regione. Non è possibile ignorare la contraddizione tra: il richiamo alla responsabilità dell’Assessore Colianni, che in videoconferenza aveva chiesto a tutti “senso di responsabilità”; e la lettera dei tre consiglieri regionali di Siciliacque, che preannuncia il taglio dell’acqua a 50 litri al secondo. Questa dinamica non può essere imputata ai Comuni né ad AICA. Oltre il 60% dell’acqua immessa in rete si perde prima di arrivare ai cittadini. È un problema infrastrutturale che proviene dal passato e che nessun Sindaco, isolatamente, può risolvere. Per questo i Sindaci hanno chiesto: un fondo straordinario da 40 milioni, la attivazione del fondo di rotazione annunciato ad agosto di 20 milioni di euro.Questo inciso è fondamentale per la stabilità dell’azienda e del territorio.
Oggi chiediamo alla Regione due decisioni immediate: Attivare il fondo di rotazione annunciato ad agosto di 20 milioni di euro. Sostenere l’emendamento da 40 milioni in Finanziaria, in discussione. I Sindaci non si sottraggono alle loro responsabilità. Ora chiediamo che anche la Regione eserciti le proprie. Tutti i Sindaci sono pronti a incontrare il Presidente Schifani immediatamente. Il territorio non può attendere. 400.000 cittadini non possono diventare ostaggio di un confronto istituzionale che può e deve essere risolto.




