Agrigento

Domeniche alla Valle dei Templi: musica e mito al museo Griffo

La Valle dei Templi continua imperterrita a meravigliare: è di pochi giorni fa, infatti, la notizia che secondo il  Rapporto e-tourism 2018 di Bem Research, il Parco è il secondo sito italiano – dietro il Museo Egizio di Torino – ad ottenere i migliori risultati, in termini di comunicazione, sul web, seguito dal Cenacolo Vinciano di Milano. Con questa altra medaglia, ci si prepara alla prima […]

Pubblicato 5 anni fa

La Valle dei Templi continua imperterrita a meravigliare: è di pochi giorni fa, infatti, la notizia che secondo il  Rapporto e-tourism 2018 di Bem Research, il Parco è il secondo sito italiano – dietro il Museo Egizio di Torino – ad ottenere i migliori risultati, in termini di comunicazione, sul web, seguito dal Cenacolo Vinciano di Milano.

Con questa altra medaglia, ci si prepara alla prima domenica di maggio che, come ogni mese, è ad ingresso gratuito. “La musica, regina della Sala Zeus del Museo Pietro Griffo di Agrigento il Mito greco e la donna come fonte di ispirazione nell’arte” è il titolo del concerto che si terrà domenica 5maggio, in occasione della consueta apertura al pubblico gratuita del Parco della Valle e del Museo Griffo ai visitatori.

L’appuntamento è per le ore 17.30 all’interno della Sala Zeus. L’iniziativa prevede l’introduzione curata da Donatella Mangione, archeologo, e a seguire le esibizioni di Rita Capodicasa e Antonio Manco al pianoforte  che accompagneranno le voci di due soprani, Sara Chianetta e Caterina Pistone .  Verranno eseguiti brani di Gluck, Clara Schumann, Chaminade Carreno, Verdi. Bizet. Massenet, Fanny Mendelsohn e Gioacchino Cusenza, con la progettazione e direzione artistica di Anna Maria Van Der Poel e Stefano Tesè

Ritorna – spiega il Direttore Giuseppe Parello – quel momento di celebrazione di mito e musica che è uno degli appuntamenti di un ciclo di 6 incontri, concepiti per mettere in evidenza la rilevanza e la ricchezza di una struttura, quel Museo Griffo, che rappresenta un fiore all’occhiello dell’archeologia mondiale. Poi, gli artisti che si esibiscono, la musica e la bellezza del posto faranno il resto – conclude – con l’obiettivo di sviluppare conoscenza e interesse per il patrimonio del Parco e per i tanti luoghi simbolo che ne compongono il prezioso mosaico.”

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