Agrigento

Fase due, siciliani possono rientrare sull’isola? Studentessa agrigentina scrive a Musumeci

C’è un interrogativo che più degli altri attanaglia i siciliani fuori sede alla vigilia dell’avvio alla fase due: si può far rientro in Sicilia? Secondo il decreto del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte è possibile raggiungere la residenza anche se attualmente si è fuori regione. Quindi la risposta è si. La confusione però […]

Pubblicato 4 anni fa

C’è un interrogativo che più degli altri attanaglia i siciliani fuori sede alla vigilia dell’avvio alla fase due: si può far rientro in Sicilia? Secondo il decreto del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte è possibile raggiungere la residenza anche se attualmente si è fuori regione. Quindi la risposta è si. La confusione però si crea con quanto detto nella giornata di ieri dal presidente della Regione Nello Musumeci che, intervistato a La7, ha chiaramente detto: “In Sicilia non entra nessuno e credo che questa misura debba essere mantenuta fino all fine di maggio”. Come si devono comportare dunque i siciliani che vogliono o devono raggiungere la propria terra? Come si diceva, il decreto del governo apre le porta alla possibilità di rientro: si potrà fare con diversi mezzi – aerei, treni, bus e l’auto in autonomia. Ma il lato teorico si scontra con quello pratico. Perché voli aerei e tratte ferroviarie sono state di fatto più che dimezzate (e i prezzi sono diventati soprattutto per i primi esorbitanti) mentre per chi rientra autonomamente con l’auto potrebbe trovare “spiacevoli” sorprese allo stretto di Messina. Si manifesta, dunque, da una parte un conflitto di natura legislativo ma anche, soprattutto, pratico. 

A tal senso abbiamo raccolto la testimonianza di una giovane studentessa di Agrigento, che attualmente si trova a Pistoia, che dopo aver rispettato tutte le norme relative al contenimento del virus aveva già pregustato il ricongiungimento familiare dopo oltre due mesi in virtù del decreto del presidente del consiglio Conte e dell’avvio della fase due. La studentessa agrigentina ha scritto una lettera al governatore Musumeci manifestando tutte le perplessità su quanto lo stesso ha dichiarato ieri e sui disagi incontrati con una compagnia aerea che le ha cancellato anche il volo. 

Questo il testo della lettera. “Egregio Presidente della Regione Musumeci,  mi chiamo Giulia ho 23 anni e sono orgogliosamente siciliana. Ho deciso di scriverle perché voglio parlarle non solo per me ma anche a nome di tutti quei ragazzi che come me durante il lockdown non hanno seguito la massa e siamo rimasti ciascuno nelle residenze in cui eravamo.  Io mi trovo con mia sorella e il mio ragazzo a Pistoia da ormai due mesi, forse anche un po’ di più.  Il 4 maggio dovrebbe iniziare questa nuova “fase 2” e come è stato stabilito dal decreto del presidente del consiglio Conte è consentito il ricongiungimento familiare con il rientro nella propria residenza. Da qui in poi è tutto davvero molto confuso. Appena appresa la notizia con i miei genitori abbiamo pensato di prenotare un aereo per poter tornare a casa e la prima compagnia disponibile, ovviamente, è Ryanair. In una situazione come questa non abbiamo minimamente pensato, forse magari ingenuamente, che tutto fosse un po’ troppo strano. Il sito Ryanair ci ha fatto prenotare il biglietto (30 aprile) con grosse agevolazioni e ci ha pure prenotato i posti che ovviamente non si attenevano alle norme di distanziamento. Ripeto, forse per ingenuità nessuno ha fatto caso a questo piccolo particolare, perché il nostro unico pensiero dopo due mesi era quello di poter almeno tornare a casa pur essendo consapevoli che saremmo dovuti stare altri 14 giorni in isolamento volontario e avremmo dovuto contattare la regione Sicilia per denunciare il nostro arrivo e sottoporci al tampone alla fine dei quattordici giorni. Il giorno dopo, il primo maggio, mi arriva una comunicazione dalla stessa compagnia in cui mi avvisava che il volo era stato cancellato e che avrei potuto chiedere il rimborso. Oltre alla presa in giro da parte di queste compagnie aeree che approfittano della speranza delle famiglie e giocano con le finanze in un momento così difficile, stiamo ricevendo un trattamento senza precedenti, mi permetta dire Presidente Musumeci, che ha chiuso ogni possibilità d’acceso limitandosi a mettere a disposizione: quattro aerei Alitalia da Roma ( che tranne per chi non vive lì in questo momento è molto difficile da raggiungere) cinque corse giornaliere dallo stretto di Messina e un solo treno Intercity Roma- Palermo. Situazione che afferma si prolunghera’ per tutto maggio!!  Adesso ci ritroviamo ancora qui a Pistoia, non sappiamo a questo punto quando sarà possibile far rientro nelle nostre case. L’ unica cosa che in questo momento noi chiediamo è il  rispetto per tutte quelle famiglie che nonostante questo momento così difficile stanno mantenendo i figli a distanza e per tutti noi giovani che veniamo illusi da false speranze. Aldilà dei costi più elevati che  Alitalia propone, in questo momento e fino al 1 giugno  non riusciamo a trovare  dei voli che facendo scalo obbligatorio a Roma permettano poi di proseguire da Roma a Catania o Palermo.Sono veramente amareggiata ed abbandonata da chi politicamente dovrebbe aiutarci e sorreggerci  in un momento così difficile anche psicologicamente da sopportare! Siamo forse figli di un dio minore? O devo pentirmi di essere stata rispettosa delle norme, quelle stesse norme che adesso mi voltano le spalle? La mia è la voce di tanti giovani che come me aspettano una risposta alla domanda:quando ci farà tornare dalla nostra famiglia!! Noi abbiamo fatto il nostro dovere restando a casa, adesso lei faccia il suo. Grazie Giulia.”

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