Festa della Repubblica, le celebrazioni ad Agrigento
Al via anche ad Agrigento le celebrazioni per la 77ª Festa della Repubblica Italiana
“Oggi è il compleanno di tutti gli italiani perché il nostro Stato, la Repubblica italiana, nasce proprio come oggi: il 2 giugno del 1946, 77 anni or sono, e nasce in un modo molto particolare, col primo voto anche alle donne. Quindi è veramente una doppia celebrazione questa perché celebra anche la conquista di una democrazia, in cui tutti i cittadini, a prescindere dal genere e naturalmente anche dal censo, dalla ricchezza, hanno potuto votare esprimendo un voto autenticamente democratico. La Repubblica viene dal latino res publica, vuol dire la cosa di tutti: la Repubblica appartiene a tutti e oggi gli auguri ce li dobbiamo fare tutti perché è il compleanno di tutti”. Così il Prefetto di Agrigento, Filippo Romano, alla sua prima Festa del 2 giugno nella Città dei Templi.
Una corona d’alloro è stato deposta nel monumento dei caduti presso la Villa Bonfiglio di Agrigento alla presenza del Prefetto Romano, del sindaco Miccichè e delle più alte cariche militari; La cerimonia si è aperta con la marcia della Fanfara dei Bersaglieri e da una sfilata militare che da Piazza Municipio, ha attraversato la Via Atenea fino a Piazza Vittorio Emanuele, dove si è svolta l’alza bandiera e il saluto del prefetto.
Successivamente, presso l’atrio del Palazzo del Governo, è in programma la cerimonia di consegna dei Diplomi delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e delle medaglie d’onore ai cittadini meritevoli. Due le medaglie d’onore concesse dal capo dello Stato ai cittadini deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra; una alla memoria di Antonino Delizia di Licata, nato a Licata il primo marzo del 1920, deportato il 17 novembre 1943 in Germania e di cui la famiglia non ha avuto più alcuna notizia perché risultato disperso. La medaglia è stata ritirata dalla nipote Sebastiana Bulone. A consegnarla oltre al prefetto, il neo sindaco di Licata, e l’altra medaglia alla memoria di Angelo Merulla di Canicattì, nato a Canicattì il 27 dicembre 1919, deportato in Germania, 1’08 settembre 1943 riuscì a tornare in Italia il 19 settembre 1945. Ha ritirato il riconoscimento alla memoria, consegnato dal prefetto e dal sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo, la nipote Angela Muratore.
Consegnati anche i diplomi dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Le insegne di “cavaliere ordine al merito” sono state attribuite agli agrigentini Calogera Piazza e Alfonso Imbrò che è il segretario generale provinciale del Movimento dei poliziotti democratici e riformisti. Si tratta di titoli onorifici, in questo caso, che vengono attribuiti ai cittadini ritenuti “meritevoli”.
L’evento è stato arricchito da momenti musicali eseguiti dagli alunni del Liceo Classico e Musicale “Empedocle” di Agrigento e da alcune letture di testi effettuate sempre dagli alunni che hanno introdotto l’intervento dell’attore agrigentino Gaetano Aronica; anche i ragazzi del CPIA hanno eseguito un dialogo sul significato della democrazia. Per finire taglio della super torta, realizzata dal pastry chef Giovanni Mangione, in collaborazione con i ragazzi dell’associazione famiglie persone down.