Agrigento

Il caso Ortega e le demolizioni a Licata: torneranno le ruspe?

L’ingegnere Vincenzo Ortega, dopo una vicenda giudiziaria conclusasi con la sua assoluzione, è stato reintegrato nel ruolo di capo ufficio tecnico del Comune di Licata, da dove invero forse con troppa fretta era stato cacciato dall’attuale amministrazione. Ortega è stato a Licata un funzionario “scomodo”, egli infatti insieme all’allora sindaco Angelo Cambiano, si fece parte […]

Pubblicato 4 anni fa

L’ingegnere Vincenzo Ortega, dopo
una vicenda giudiziaria conclusasi con la sua assoluzione, è stato reintegrato
nel ruolo di capo ufficio tecnico del Comune di Licata, da dove invero forse con
troppa fretta era stato cacciato dall’attuale amministrazione.

Ortega
è stato a Licata un funzionario
“scomodo”, egli infatti insieme all’allora sindaco Angelo Cambiano, si fece
parte attiva nella collaborazione con la Procura
di Agrigento
dopo che venne sottoscritto un protocollo di intesa per la
demolizione di immobili abusivi; demolizioni conseguenti a pronunzie definitive
che avevano decretato l’abbattimento di costruzioni messe su illecitamente ed
illegittimamente.

Ora,
non v’è dubbio che l’ingegnere Ortega
sia stato un validissimo funzionario e che abbia ben lavorato per il ripristino
della legalità in una città, Licata,
dove di illegalità non ne è mai mancata   (non dimentichiamo che due sindaci –  Graci
e Balsamo – vennero travolti da
scandali giudiziari e dovettero fare le valigie lasciando lo scranno di primi
cittadini ), ma non bisogna dimenticare che Ortega ( insieme a Cambiano)
ha agito su specifico impulso della magistratura agrigentina.

Dobbiamo,
infatti, chiederci ( domanda che non si è posta Repubblica dando enfatica notizia del reintegro di Ortega) : senza l’input della Procura della Repubblica di Agrigento sarebbero mai state abbattute
le case abusive di Licata?

Ebbene,
la risposta è : no!

E
allora adesso auspichiamo che l’Ufficio
di via Mazzini, nuovamente
avvalendosi dell’encomiabile Ortega,
dia nuovo impulso alla lotta all’abusivismo edilizio non fermandosi nella giusta
demolizione di tutte le costruzioni abusive ancora in piedi e per le quali
sentenze, emesse nel   nome  del  Popolo italiano, hanno decretato
l’abbattimento.

Solo
così si potrà dire che la legge è uguale per tutti.

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