L’incompatibilità del giudice monocratico Giuseppa Zampino potrebbe essere più che una ipotesi sollevata dalle difese e, se il presidente del Tribunale dovesse sancire questa circostanza, il processo potrebbe nuovamente “tornare indietro”. 

E’ questa la principale novità emersa dall’udienza che si è celebrata questa mattina nell’ambito del secondo filone d’inchiesta “Demetra bis” che ipotizza una maxi truffa caratterizzata da finti infortuni certificati da medici compiacenti. Sul banco degli imputati siedono 29 persone alcune delle quali in comune con il primo filone d’inchiesta che ne vede invece 53. Proprio per questo motivo il giudice potrebbe essere dichiarato incompatibile nel trattare questo procedimento. 

Processo che aveva già subito un primo stop dopo un errore nelle notifiche del decreto di rinvio a giudizio. In quell’occasione il giudice Alessandro Quattrocchi, davanti cui si sarebbe dovuto celebrare il procedimento, fu “costretto” ad annullare il rinvio a giudizio.

La decisione è rinviata al prossimo 18 dicembre.