Agrigento

Inchiesta Selinus, appalti e corruzione: revocata misura cautelare ad Agrò

Revocata misura cautelare all’ex presidente del Parco ArcheologicoValle dei Templi di Agrigento dopo le dimissioni

Pubblicato 2 anni fa

Il gip del tribunale di Marsala Riccardo Alcamo ha revocato la misura cautelare interdittiva della sospensione dell’esercizio di un pubblico ufficio nei confronti di Bernardo Agrò, ex direttore del Parco Archeologico di Selinunte e (fino a pochi giorni fa) presidente del Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento. 

Il giudice, accogliendo la richiesta degli avvocati Giuseppe Scozzari, Vincenzo Camilleri e Giovanni Miceli, ha ritenuto affievolite le esigenze cautelari soprattutto alla luce delle dimissioni volontarie di Agrò da tutte le cariche che ricopriva. “In ragione di ciò – si legge nel provvedimento – deve reputarsi, almeno allo stato attuale, venuto meno il rischio di recidiva (salva eventuale rivalutazione delle esigenze cautelari in relazione alla nuova collocazione che il dipendente pubblico riceverà nell’ambito dell’amministrazione regionale di appartenente”.

Bernardo Agrò è il personaggio principale dell’inchiesta Selinus, coordinata dalla procura di Marsala guidata da Fernando Asaro ed eseguita dai finanzieri del Comando provinciale di Trapani, che ha portato all’esecuzione di 6 misure cautelari negli scorsi giorni. Diverse le ipotesi di reato contestate ad Agrò: induzione indebita a dare o avere, abuso d’ufficio, falsità ideologica.

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