Agrigento

Kerkent, deposizione-fiume del capo della Dia di Agrigento

Il vicequestore è il primo teste dell'accusa

Pubblicato 3 anni fa

Prosegue la testimonianza del vicequestore Roberto Cilona, capo della Dia di Agrigento, nell’ambito del processo ordinario scaturito dalla maxi inchiesta “Kerkent” che si sta celebrando davanti i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento. L’operazione, eseguita dalla Dia di Agrigento nel marzo dello scorso anno, portò alla luce la scalata del boss Antonio Massimino al vertice della famiglia mafiosa locale nonché la creazione di una vera e propria holding della droga.

Il vicequestore è il primo dei testi dell’accusa.

Sul banco degli imputati, in questo filone, siedono Pasquale Capraro, 28 anni; Angelo Cardella, 48 anni; Francesco Luparello, 46 anni; Saverio Matranga, 42 anni; Gabriele Miccichè, 29 anni; Calogero Trupia, 34 anni; Angelo Iacono Quarantino, 28 anni, di Porto Empedocle. Venticinque, invece, gli imputati del processo che segue il rito abbreviato e che si concluderà nelle prossime settimane. Le accuse (a vario titolo) sono associazione mafiosa, partecipazione e concorso in associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti (aggravata dal metodo mafioso),  detenzione abusiva di armi, sequestro di persona a scopo di estorsione aggravato e danneggiamento mediante incendio. 

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