Lavoro edile e stress termico: Fillea Cgil Sicilia lancia la campagna #SeguilaSagoma
Si parte il 16 luglio da Agrigento
Parte la campagna della Fillea Cgil Sicilia: #SeguilaSagoma. Questa volta sarà l’ironia a farla da padrone nella nostra mobilitazione continua contro l’emergenza caldo nei cantieri del settore costruzioni.
La sagoma del Presidente della Regione, Renato Schifani, ci accompagnerà nei prossimi giorni: al centro, come al solito, la sicurezza e la salute dei lavoratori in quello che non si presenta più come un evento straordinario, ma una condizione usuale nella stagione estiva, in particolare di quella siciliana.
Quante volte i politici, a qualsiasi livello, si nascondono dietro un perentorio “NO comment!” più o meno dichiarato? Tante, troppe volte, e qui da noi in Sicilia sembrano particolarmente a loro agio in questa tecnica che evita i problemi. Eppure siamo di fronte a una condizione drammatica e pericolosa, universalmente riconosciuta, cioè quella che espone a gravi rischi (anche mortali) gli operai edili che lavorano alle alte temperature. Ecco le ragioni che impongono un ulteriore intervento di Fillea Cgil Sicilia: lanciamo una campagna che intende informare e denunciare, al tempo stesso, rispetto al tema dell’emergenza caldo. Così, con un marcato sarcasmo, partirà lo “Schifani Tropical Tour” che farà tappain tutte le province siciliane; Il 16 luglio l’appuntamento è ad Agrigento alla presenza del Segretario regionale della categoria Giovanni Pistorio e del Segretario Generale della Camera del lavoro di Agrigento Alfonso Buscemi appuntamento alle ore 09.30 all’imbocco del Ponte Morandi di fronte il campo sportivo. Alla sagoma verranno rivolte alcune domande che hanno a che fare col tema del caldo. Ironia pungente, dunque, ma utile per amplificare i toni della nostra vertenza e la enorme preoccupazione che ogni giorno attanaglia i lavoratori quando le temperature superano 35 gradi. “Abbiamo portato a casa in questi anni, con tanta fatica, delle ordinanze comunali restrittive (e continuiamo a portarne a casa) e una sensibilità altissima sul tema. Ma basterebbe una ordinanza regionale e un segnale di sensibilità dalla Regione per risolvere e facilitare tanti interrogativi aperti. Ma non ci sono risposte e il Presidente dimentica spesso il tema della sicurezza, e quindi degli infortuni e delle malattie professionali. Adesso le domande le facciamo noi.” Si legge nella nota di Fillea.