Agrigento

Rifiuti in strada, riunione delle Forze di Polizia: “L’abbandono diventa reato”

Al Libero consorzio comunale di Agrigento si è svolto un incontro per coordinare i controlli e contrastare il fenomeno.

Pubblicato 2 settimane fa

Stretta sull’abbandono dei rifiuti lungo le strade provinciali e statale della Provincia di Agrigento. Da oggi non solo scatterà la sanzione amministrativa ma si incorrerà in una denuncia penale. Con l’ introduzione del D.L. 105/2023 diventa “reato contravvenzionale” l’abbandono di rifiuti con una ammenda rilevante e si prevede, in aggiunta, la confisca del mezzo utilizzato a commettere il reato, entro le 48 ore successive. Contrariamente alla precedente previsione di una sanzione amministrativa il legislatore ha previsto, d’ ora in avanti, come reato penale l’abbandono di rifiuti.

“I cittadini invece di buttare il sacchetto per strada, sporcare, farebbero bene a pagare la Tari piuttosto che beccarsi una denuncia penale”, dice Achille Continuo dirigente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento a margine di un incontro operativo con tutte le forze di polizia e le amministrazioni per coordinare i controlli e contrastare il fenomeno. Prevista, altresì, da parte del Settore Ambiente un’ intensa opera di prevenzione, sensibilizzazione ed informazione grazie ad un progetto di educazione civica da svilupparsi nelle scuole del territorio al fine di spiegare e inculcare ai ragazzi il senso civico, il rispetto dei temi ambientali ed una piu’ efficace vigilanza del territorio.

Un primo incontro in vista dell’appuntamento di Agrigento Capitale della cultura 2025. Cerchiamo di attrezzarci e fare in modo che questo fenomeno venga contrastato, ma è importante che dobbiamo lavorare tutti insieme per dare delle linee guida e lanciare un appello anche ai cittadini”, dichiara l’assessore all’ambiente Aurelio Trupia.

I controlli saranno serrati da parte delle forze di Polizia, con auto-civette e telecamere di videosorveglianza installati nei luoghi più deboli della provincia. Le mul­te saranno salatissime fino a 20 mila euro con la nuo­va nor­ma­ti­va, che prevede an­che al­tre importan­ti no­vi­tà in ma­te­ria am­bien­ta­le, come la stret­ta su­gli in­cen­di bo­schi­vi, la con­fi­sca dei beni dei con­dan­na­ti per al­cu­ni rea­ti am­bien­ta­li e gli au­men­ti di pena per i casi di in­qui­na­men­to e di­sa­stro am­bien­ta­le.

Tolleranza zero. Adesso parliamo di un vero e proprio reato. Il fenomeno è stato arginato ma non è ancora stato debellato, motivo per il quale l’Arma dei Carabinieri darà le proprie indicazioni anche in merito alla nota del Procuratore della Repubblica, e proseguirà nei controlli su tutto il territorio”; ha detto il tenente colonnello Vincenzo Castronovo, comandante dei carabinieri tutela ambiente di Agrigento.

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