Risse nell’agrigentino, emessi 9 Daspo, 14 avvisi orali e 12 fogli via Obbligatorio con divieto di ritorno
Emesse dal Questore di Agrigento 35 misure di prevenzione
Il Questore di Agrigento, Dott. Tommaso Palumbo, ha emesso 8 provvedimenti di D.Ac.Ur ex art. 13 bis D.L. n. 14/2017, c.d D.A.Spo. Willy, nei confronti di altrettanti soggetti resisi responsabili della violenta rissa avvenuta in Naro, nella piazza Padre Favara, nella serata dello scorso mese di giugno. A scontrarsi a colpi di bastoni e pietre, a seguito di una discussione avvenuta per futili motivi, sono stati due gruppi di cittadini comunitari. In particolare, vi sarebbe stato un primo alterco tra uno dei soggetti coinvolti e i membri di una famiglia di connazionali mentre si trovavano seduti all’interno di un locale. Il primo si sarebbe quindi allontanato dai luoghi per ritornare, qualche minuto dopo, in compagnia di tre soggetti, armati di bastoni e pietre. Ne è scaturita una cruenta rissa tra i due gruppi, incuranti della presenza di minori, tra cui due bambini. Nella occasione, peraltro, uno dei rissanti è stato raggiunto da un fendente al torace che lo ha costretto a rimanere in ospedale per diversi giorni, mentre altri rissanti, hanno riportato diverse ferite che li hanno costretti a recarsi presso il Pronto Soccorso del P.O di Canicattì per le cure e gli accertamenti del caso.
I provvedimenti amministrativi, istruiti dalla Divisione Polizia Anticrimine, scaturiscono dalla attività investigativa condotta dalla locale Stazione dei Carabinieri che ha permesso di identificare i soggetti coinvolti nella baruffa e di deferirli all’A.G. per i reati di rissa aggravata, lesioni personali e porto abusivo di armi od oggetti atti a offendere.
Per tutti è scattato il divieto di accedere e di stazionare nel luogo della rissa e nelle immediate vicinanze dello stesso, per un periodo che va dai 2 ai 3 anni.
Tali provvedimenti si aggiungono a un ulteriore D.A.Spo. Willy emesso dal Questore di Agrigento nelle scorse settimane nei confronti di un ventenne resosi responsabile di lesioni personali nei confronti di un altro giovane, mentre si trovavano all’esterno di un locale sito nella Via Pirandello di Agrigento.
Inoltre, attraverso l’attività istruttoria dalla Divisione Polizia Anticrimine, il Questore di Agrigento ha, altresì, emesso 14 provvedimenti di Avviso Orale nei confronti di soggetti, già gravati da pregiudizi di polizia e penali, che hanno manifestato ulteriori condotte pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica. In particolare, raggiunti dall’avviso orale sono stati due stranieri resisi responsabili a Raffadali di lesioni personali ai danni di connazionali; altra persona di Canicattì dedita alla commissione di truffe on line; a Licata un soggetto che andando in escandescenza, ha danneggiato il Pronto Soccorso dell’Ospedale cittadino; a Palma di Montechiaro, una persona resasi responsabile di furto di energia elettrica, resistenza e minaccia nei confronti dei poliziotti intervenuti nonché tre persone deferite all’Autorità Giudiziaria per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Dodici, altresì, i provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno in alcuni Comuni della provincia agrigentina. In particolare, il Questore Palumbo ha imposto il divieto di tornare nel territorio agrigentino a una donna nissena con pregiudizi di polizia resasi responsabile di resistenza a Pubblico Ufficiale; il divieto di ritorno nel territorio di Agrigento a due nisseni resisi responsabili di resistenza e lesioni personali nei confronti di poliziotti; il divieto di ritorno nel comune di Castrofilippo a un uomo di Camastra resosi responsabile di due truffe ai danni di persone anziane.
Tra questi, i provvedimenti hanno riguardato anche il fenomeno della pesca abusiva dei ricci, che spesso vede soggetti provenienti da altre parti della Sicilia recarsi nelle coste agrigentine per fare incetta del prezioso echinoderma, mettendo a repentaglio l’ambiente marino.
Infatti, grazie all’attività di controllo del territorio svolta dall’Ufficio di Prevenzione Generale e Sicurezza Pubblica, sono stati emessi due provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio nei confronti di altrettanti soggetti residenti a Palermo trovati in possesso di 120 kg di ricci di mare illegalmente pescati nel litorale agrigentino. Per entrambi è scattato il divieto di fare ritorno nel territorio del comune di Agrigento per la durata di anni 3.