Agrigento

Sea Watch, la nave va a Licata, Carola agli arresti domiciliari

Prima notte agli arresti domiciliari per Carola Rackete, la giovane comandante della Sea watch finita ieri mattina in manette dopo avere disatteso l’ordine di divieto di sbarco al porto di Lampedusa. La capitana 31enne ha trascorso la notte in una abitazione privata di Lampedusa, eletta come suo domicilio temporaneo in attesa del suo trasferimento ad Agrigento per […]

Pubblicato 5 anni fa

Prima notte agli arresti domiciliari per Carola Rackete, la giovane comandante della Sea watch finita ieri mattina in manette dopo avere disatteso l’ordine di divieto di sbarco al porto di Lampedusa. La capitana 31enne ha trascorso la notte in una abitazione privata di Lampedusa, eletta come suo domicilio temporaneo in attesa del suo trasferimento ad Agrigento per l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip del Tribunale. Rackete potrà avere contatti solo con i suoi legali che ieri l’hanno supportata nella caserma della Guardia di Finanza dove è rimasta per quasi tutta la notte. 

Nel frattempo la Sea Watch, è ancora in rada, a tre miglia da Lampedusa, e si attende l’armatore della nave per poi trasferirla al porto di Licata in attesa degli sviluppi.
E’ stata fatta una manovra in condizioni di estrema difficolta’, ma non c’e’ stato alcun atto criminale ne’ la volonta’ di speronare la motovedetta o uccidere qualcuno, solo la necessita’ di salvare delle vite”. Cosi’ uno dei legali di Sea Watch, Salvatore Tesoriero, ha ricostruito la manovra che ha portato ieri all’arresto della comandante Carola Rackete, sottolineando che “non c’e’ stato alcun contatto” con la Gdf. Da parte di Carola, ha ribadito, “c’era solo la necessita’ di portare in salvo persone in condizioni estreme.”

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