Agrigento

Agrigento, un pinocchio che nasce dai rifiuti e dice no alla guerra e alla violenza

A colpire agrigentini, ma non soltanto, il Pinocchio in piazza Marconi: stanco, seduto, grigio. È una potente metafora antimilitarista

Pubblicato 42 minuti fa

È dai rifiuti – dal tetrapak per la precisione – che sono nati, per Agrigentocapitale italiana della cultura, due simboliche opere che, dalla città dei Templi, diffondono due messaggi complementari e diversi. Si tratta di Pinocchio, profondamente antimilitarista, e tre colonne che rendono omaggio al Tempio della Concordia, realizzate da Edoardo Malagigi. Tempio di tetrapak ed End Game sono state inaugurate stamattina, la prima nel refettorio dell’antico, monastero di Santo Spirito, Pinocchio in piazza Marconi, dove resteranno fino al 14 dicembre.

“Lavorando da oltre cinquant’anni con i rifiuti, ho voluto considerare il rifiuto tra i rifiuti, quel tetrapak che fa parte dei nostri gesti quotidiani – spiega Malagigi che da anni dedica la sua vita al dialogo tra arte, design e attivismo – e in questo caso nello spazio del monastero si è pensato di entrare nel mondo della storia, e riprodurre un simbolo come le colonne”. È un’installazione monomaterica, policroma, scintillante con tutti i brand che appaiono come finestrelle. Al suo assemblaggio hanno lavorato i ragazzi delle scuole della provincia, coinvolti in un divertente laboratorio collettivo a tema riciclo.

“Vedere i ragazzi collaborare con Edoardo Malagigi è stata una gioia: hanno compreso, forse anche prima di noi adulti, l’urgenza dei messaggi lanciati – dice il direttore generale di Agrigento2025, Giuseppe Parello -. C’è un’accelerazione nella programmazione di Agrigento capitale italiana della cultura, finalmente si inizia a ‘vederla’ anche fisicamente: venerdì 26 settembre inauguriamo ‘Concordia’, progetto calato nella città, che presta orecchio anche alla dimensione della scrittura femminile troppo spessa messa di lato; e il 30 parleremo di accoglienza con ‘Hospitium’ al museo delle Pelagie di Lampedusa”. A colpire agrigentini, ma non soltanto, il Pinocchio in piazza Marconi: stanco, seduto, grigio. È una potente metafora antimilitarista, con tutte le immagini di armi in rilievo tatuate sul corpo. Il messaggio è chiaro: se si vogliono interrompere le guerre si deve bloccare la vendita di armi. Le guerre incombono ma i giochi sono davvero finiti: End Game è anche un omaggio al grande pensatore della non violenza Danilo Dolci. Una scultura che è già diventata un divertente punto di ritrovo degli agrigentini, tra selfie e curiosità. Le sculture, progettate da Malagigi, sono state realizzate con il supporto tecnologico di R3direct, realtà toscana specializzata nella produzione sostenibile grazie alla stampa 3D con materiali riciclati e riciclabili.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

banner omnia congress