Una “personale” del fotografo agrigentino Fabio Florio in Ucraina
Si inaugura il 20 marzo a Leopoli, in Ucraina, la personale del fotografo agrigentino Fabio Florio. Su invito di Beniamino Biondi, docente universitario presso l’Ateneo della stessa città e promotore di iniziative culturali che coinvolgono partner internazionali, la mostra di Fabio Florio è stata inserita all’interno del prestigioso Lviv Fashion Week, evento culturale di arte […]
Si inaugura
il 20 marzo
a Leopoli, in
Ucraina, la personale
del fotografo agrigentino Fabio
Florio. Su invito di Beniamino Biondi, docente universitario presso l’Ateneo
della stessa città
e promotore di
iniziative culturali che coinvolgono partner
internazionali, la mostra
di Fabio Florio
è stata inserita all’interno del prestigioso Lviv
Fashion Week, evento culturale di arte e design – organizzato da
Marta Lotysz, presidente
della Filmakers Association
of Lviv Region.
Il Lviv Art Days per una
settimana ospita manifestazioni artistiche di altissimo profilo richiamando
l’attenzione e l’interesse di un pubblico qualificato da tutto il paese.
A rappresentare l’Italia il
fotografo siciliano Fabio Florio con due serie:
Rusted, dedicata alla poetica dell’abbandono, e The Young Van Gogh and
the Renaissance Series, lavoro di indagine sul tema del ritratto e sulle
relazioni con la pittura.
Fabio Florio si è recato in Ucraina per partecipare all’opening del Lviv Fashion Week insieme a Beniamino Biondi, a Marta Lotysz e al team che ha coordinato l’evento. All’inaugurazione della mostra saranno presenti anche l’ambasciatore di Francia, il Governatore della Provincia di Leopoli e il Sindaco di Leopoli. Le due serie in esposizione mostrano come la fotografia di Fabio Florio si reinventa a partire dal confronto e dalla relazione tra soggetti e spazi, riletti a partire da una visione soggettiva. La cura dei particolari, intesa come ricerca estetica del messaggio, l’attenzione dedicata allo studio della luce e la meticolosità nella composizione e nellapostproduzione sono elementi centrali all’interno dei suoi progetti. Ogni fotografia diventa un lavoro di indagine personale che scava nell’identità del soggetto e lo trasforma all’interno di una cornice che chiama in causa la tradizione e forme di rappresentazione del ritratto occidentale.
«Sono molto contento
di poter portare
il mio linguaggio
e lavoro di
ricerca all’interno di una manifestazione culturale così importante
– ha dichiarato Fabio Florio – Nei ritratti
in mostra c’è
una visione soggettiva
in cui è
riversata l’esperienza personale e il forte desiderio di creare l’idea
di una bellezza semplice e diretta,
dove i soggetti
rivestono ruoli ed
interpretano personaggi che
ho idealizzato nella mia mente».
«La presenza di Fabio Florio a Leopoli – dichiara Beniamino Biondi
– offre una ulteriore prospettiva
internazionale al percorso di un artista che fra i suoi talenti ha saputo
magnificamente tradurre in immagine fotografica l’idea del ritratto nella storia
dell’arte, con declinazioni contemporanee e rigore di cromatismi. L’interesse che
con le sue opere ha suscitato a Leopoli, culla della cultura galiziana ricca di
antica tradizione umanistica, è segno di una ricerca che coglie trame del
presente e risonanze di fascino, non soltanto dando credito alla cultura
siciliana ma cogliendo una nuova opportunità di sguardo sulle cose nell’idea di
elaborazione di un più lungo progetto».