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Naro, a fuoco terreno confiscato alla mafia: indagini

Il danno provocato alla coop è stato quantificato in circa 10 mila euro

Pubblicato 2 anni fa

A Naro in contrada “Gibbesi”, sono andati a fuoco dieci ettari di grano coltivato su un terreno confiscato alla mafia, ed affidato alla cooperativa “Le terre di Rosario Livatino – Libera terra”.

Il legale rappresentante della cooperativa, dopo l’amara scoperta, ha presentato denuncia ai carabinieri della Stazione cittadina. La Procura della Repubblica di Agrigento, ha aperto un fascicolo d’inchiesta, con l’ipotesi di danneggiamento a seguito di incendio.

Il danno provocato alla coop è stato quantificato in circa 10 mila euro.

Le dichiarazioni del sindaco Brandara:

“Resto sconvolta nell’apprendere che quasi 10 ettari coltivati a grano dalla cooperativa “Rosario Livatino – Libera Terra” siano stati distrutti da un vasto incendio sulla cui origine speriamo adesso gli inquirenti possano fare presto chiarezza. Già ieri ero stata informata del rogo direttamente dal presidente Giovanni Lo Iacono, ma non se ne conosceva l’entità. Siamo vicini alla cooperativa e auspichiamo che i responsabili di tutto questo possano essere celermente individuati. La violenza non fermerà la voglia di rendere questa terra un luogo in cui ognuno può formare il proprio futuro”.

Solidarietà dell’arcivescovo Damiano:

L’Arcivescovo di Agrigento, mons. Alessandro Damiano, esprime solidarietà e vicinanza alla cooperativa “Rosario Livatino – Libera Terra” per il rogo che ha distrutto dieci ettari di grano, pronti per la mietitura, sui terreni confiscati alla mafia.
Mentre bruciano i terreni, purtroppo, si mantiene viva la fiamma di coloro che perpetuano azioni contro chi vuole, con determinazione seguire percorsi di legalità con l’onesto lavoro.
Solo una reazione corale a questi atteggiamenti può alimentare l’acqua per spegnere i focolai di una cultura violenta e prevaricatrice.

Solidarietà del Cartello sociale

Solidarietà e vicinanza alla cooperativa “Le terre di Rosario Livatino – Libera Terra” viene espressa dal Cartello Sociale della provincia di Agrigento per l’incendio di natura dolosa che ha bruciato dieci ettari di grano. Si tratta di  un segnale molto inquietante per l’obiettivo scelto su un terreno confiscato alla mafia per riconsegnarlo ad attività produttive nel segno della legalità. Confidando sull’operato delle forze dell’ordine e della magistratura per individuare gli autori del gesto criminale e considerato che non è il primo episodio teso ad intimidire chi cerca di portare a reddito questi terreni sarebbe auspicabile adottare misure adeguate di prevenzione anche attraverso un impianto di videosorveglianza.

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