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“Abuso d’ufficio a Palma”, testimone punta il dito contro ex dirigente Utc: “L’ho registrata”

Entra nel vivo il processo a carico dell’ex dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Palma di Montechiaro (durante l’amministrazione del sindaco Amato) Concetta Di Vincenzo, 58 anni, e dell’allora Responsabile Unico del Progetto architetto Francesco Lo Nobile, 69 anni, oggi in pensione. Tre le ipotesi di abuso d’ufficio contestate: due in concorso e una solamente […]

Pubblicato 5 anni fa

Entra nel vivo il processo a carico dell’ex dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Palma di Montechiaro (durante l’amministrazione del sindaco Amato) Concetta Di Vincenzo, 58 anni, e dell’allora Responsabile Unico del Progetto architetto Francesco Lo Nobile, 69 anni, oggi in pensione. Tre le ipotesi di abuso d’ufficio contestate: due in concorso e una solamente alla Di Vincenzo.

Questa mattina, davanti i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, è comparso il principale accusatore dei due imputati, l’ingegnere Gateano Scicolone, dalle cui denunce è scaturito l’odierno procedimento. Interrogato per oltre due ore dalle parti l’ingegnere ha confermato le accuse denunciando ostruzionismo da parte della dirigente. Alla base di questo “ostruzionismo” ci sarebbero stati anche problemi giudiziari che hanno coinvolto (risultò indagato) l’ingegnere Scicolone. Ma non soltanto. Infatti nonostante fossero finiti insieme a lui nel registro degli indagati anche altri professionisti – questi – avrebbero continuato regolarmente ad intrattenere rapporti lavorativi con l’ufficio. All’ingegnere Scicolone – secondo l’impianto accusatorio – fu anche ritirato un incarico per assegnarlo a due architetti che, come da nota inviata dall’ordine degli ingegneri, non sarebbero risultati idonei per la natura dei lavori.

Il vero colpo di scena si registra però con l’audizione del terzo testimone, ex cliente dell’ingegnere Scicolone, che conferma in aula di aver registrato una conversazione (oggi agli atti) con l’allora Responsabile del progetto il quale avrebbe “suggerito” di cambiare ingegnere: “Quando ho cambiato ingegnere la mia pratica si è subito sbloccata” ha concluso il teste. L’accusa è sostenuta in aula dal sostituto procuratore Gianluca Caputo. Le parti civili sono rappresentare dagli avvocati Santo Lucia, Domenico Acciarito e D’Anna. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Francesco Scopelliti e Lilliana Azzarello. Il processo, che si celebra davanti i giudici della seconda sezione penale presieduta da Wilma Angela Mazara con a latere Manfredi Coffari e Fulvia Veneziano, riprenderà il 26 novembre.

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