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Accusato di aver violentato la figlia minorenne: canicattinese torna in libertà

L’accusa si basa sulle dichiarazioni rese dalla minore ad un’amica

Pubblicato 3 anni fa

Il gip del Tribunale di Agrigento Alessandra Vella, accogliendo l’istanza dell’avvocato Salvatore Manganello, ha revocato la misura degli arresti domiciliari – sostituendola con quella dell’obbligo di dimora a Canicattì – nei confronti di un quarantenne agrigentino accusato di aver violentato la figlia minorenne in almeno tre occasioni. L’indagato era stato arrestato nel dicembre scorso dai carabinieri della Compagnia di Canicattì a margine di una indagine coordinata dal sostituto procuratore Gloria Andreoli. 

L’uomo, che ha sempre respinto le accuse, era finito prima in carcere a San Cataldo e in seguito ai domiciliari in casa della suocera. L’accusa si basa sulle dichiarazioni rese dalla minore ad un’amica. La madre di quest’ultima, appreso il contenuto delle conversazioni, ha denunciato tutto ai carabinieri.  La ragazzina, che è stata allontanata dalla casa familiare per essere sistemata in una struttura protetta, ha dichiarato di aver subito abusi dal padre tre volte. Per tale motivo è stato anche disposto l’incidente probatorio dove però si sono manifestate difficoltà nel raccontare quanto accaduto. Per questo, in seguito, è stata disposta anche una perizia medica. 

Una vicenda complicata e ancora poco chiara.

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