Agrigento, chiesta assoluzione per lo zio accusato di violenza sessuale sulla nipote
La procura ha avanzato richiesta di assoluzione poiché “non ci sono prove certe sul fatto che le accuse rivolte siano vere”
Il sostituto procuratore della Repubblica, Elenia Manno, ha avanzato la richiesta di assoluzione nei confronti di un 46enne accusato di violenza sessuale ai danni della nipote all’epoca dei fatti minorenne. La vicenda risale al 2014. Secondo l’accusa, che però oggi chiede di scagionare l’imputato, il fatto si sarebbe consumato durante una vacanza ad Agrigento che dalla Lombardia era venuta in Sicilia con la famiglia.
Un iter giudiziario abbastanza tortuoso con la Corte di Appello di Palermo che, accogliendo le richieste degli avvocati Angelo Farruggia e Annalisa Russello, aveva annullato il giudizio di primo grado. La difesa, infatti, aveva chiesto la nullità del capo di imputazione poiché – avere rapporti sessuali consenzienti con una minore di 16 anni ma più grande di 14 – non sarebbe un reato.
La Corte, dunque, restituì gli atti al pm che non archiviò e chiese nuovamente il giudizio del 46enne. Al termine del dibattimento – però – la procura ha avanzato richiesta di assoluzione poiché “non ci sono prove certe sul fatto che le accuse rivolte siano vere”. Il processo, in corso davanti il gup Micaela Raimondo, riprenderà il prossimo 25 ottobre quando potrebbe essere emessa la sentenza.