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Agrigento, rivelazione segreto: chiesto processo per tre ufficiali dei carabinieri 

La prima udienza preliminare si celebrerà il prossimo 29 marzo davanti il gup Micaela Raimondo

Pubblicato 1 anno fa

Il procuratore di Agrigento Salvatore Vella ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di tre ufficiali dell’Arma dei Carabinieri per l’ipotesi di reato di rivelazione del segreto di ufficio. A rischiare il processo sono il colonnello Vittorio Stingo, Comandante provinciale dei carabinieri; il capitano Augusto Petrocchi, comandante della Compagnia di Licata; il tenente Carmelo Caccetta, già alla guida del Nucleo Operativo della stessa compagnia. La prima udienza preliminare si celebrerà il prossimo 29 marzo davanti il gup Micaela Raimondo.

L’inchiesta, coordinata dal facente funzioni Salvatore Vella e dal sostituto Maria Barbara Grazia Cifalinò, nasce dall’arresto per corruzione del maresciallo Gianfranco Antonuccio, in servizio a Licata. A fare scattare l’inchiesta sugli ufficiali dell’Arma di Agrigento una indagine avviata due anni fa dall’allora capo della Dda di Palermo, Francesco Lo Voi, oggi Procuratore a Roma. Il magistrato, come prassi, comunicò direttamente al Comandante provinciale di Agrigento che c’era in corso una attività che riguardava alcuni carabinieri di Licata. E nei mesi a seguire il colonnello Stingo sarebbe stato messo al corrente degli aggiornamenti delle attività investigative.

Antonuccio fu poi arrestato, nel luglio scorso, per corruzione. Ed è ancora oggi agli arresti domiciliari. Secondo l’accusa, il colonnello avrebbe informato dell’inchiesta il capitano Petrocchi, in vista di un eventuale trasferimento dell’indagato dalla Compagnia Licata. E Petrocchi, a sua volta, ne avrebbe parlato con un sottoposto. Ma in questo modo sarebbe stata messa in pericolo la stessa inchiesta. La scoperta della rivelazione del segreto d’ufficio avrebbe poi accelerato l’arresto del carabiniere. Da qui l’iscrizione nel registro degli indagati. E la richiesta di rinvio a giudizio della Procura agrigentina. Sarà adesso il gup, a fine marzo, a decidere se mandare a processo i tre carabinieri. “Il collegio difensivo – interviene l’avvocato Salvatore Pennica, legale di Stingo e Petrocchi – sa che il valore degli uomini si misura nelle battaglie e siamo orgogliosi di difendere l’onore ed prestigio di due eccellenti ufficiali convinti della inconsistenza della contestazione”.

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