Appalti pilotati, il deputato Carmelo Pace si difende: “Mai ricevuto soldi da nessuno”
Il deputato agrigentino, ex sindaco di Ribera, è accusato di associazione a delinquere insieme a Cuffaro e la procura ha chiesto gli arresti domiciliari
“Non ho mai ricevuto soldi da nessuno, né ero presente alla conversazione in cui secondo l’accusa si sarebbe parlato di denaro”. Così il capogruppo della Dc all’Assemblea siciliana, Carmelo Pace, si è difeso davanti al gip nel corso dell’interrogatorio preventivo disposto dopo la richiesta di arresto fatta a suo carico dai pm. Pace è indagato insieme all’ex governatore siciliano Totò Cuffaro per avere fatto parte di un comitato d’affari illegale che gestiva appalti e concorsi truccati. Per entrambi sono stati chiesti i domiciliari.
Secondo l’accusa, in una conversazione intercettata, Cuffaro avrebbe chiesto a Pace di consegnare denaro all’ex direttore del consorzio di bonifica della Sicilia occidentale Giovanni Tomasino. In cambio Tomasino avrebbe dovuto favorire una impresa vicina all’ex governatore nell’aggiudicazione degli appalti banditi dall’ente. Pace ha sostenuto però di non essere neppure stato presente nel momento in cui secondo la procura si sarebbe discusso di denaro. La sua difesa, inoltre, sostiene che nell’ intercettazione la parola “soldi” non si sentirebbe.


