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Coronavirus, boom di contagi: Raffadali si blinda e chiede la zona rossa

Si sospetta anche la variante inglese

Pubblicato 3 anni fa

Stretta sul comune di Raffadali dopo l’esponenziale aumento di casi nelle ultime ventiquattro ore. Il sindaco del comune agrigentino, Silvio Cuffaro, ha firmato in serata una nuova ordinanza con cui dispone misure restrittive per contenere il contagio in attesa di una risposta dal governatore Nello Musumeci a cui è stata chiesta l’istituzione della zona rossa. Già negli scorsi giorni il primo cittadino aveva, tramite i suoi ormai celebri video diffusi di Facebook, invitato la popolazione a mantenere alta l’attenzione.
Decisioni drastiche e coraggiose ma ritenute da quasi tutti inevitabili, visto che gli inviti alla prudenza degli ultimi tempi non sono stati recepiti da tutti, dichiara Cuffaro. Da domani nuove regole per tutti, controlli che saranno intensificati da parte delle forze dell’ordine, con la speranza che tutto ciò possa servire per cambiare le cattive abitudini di alcuni che stanno mettendo in difficoltà un’intera comunità”.

Con la nuova ordinanza si chiudono tutte le scuole, con attivazione della didattica a distanza, e si limitano le uscite dalla propria abitazione soltanto per “ gli acquisti essenziali, ad eccezione di quelle per i farmaci, vanno limitate ad una sola volta al giorno e ad un solo componente del nucleo familiare. tranne le persone ultrasettantenni, e le persone con disabilità che hanno necessità di farsi assistere da un accompagnatore”. Stretta anche sui funerali dove “la partecipazione alla cerimonia funebre e all’accompagnamento del feretro all’ultima dimora solo  agli stretti congiunti e al personale addetto  alle imprese  funebri evitando le visite di lutto a casa.” Inoltre “è interdetta la fruizione delle aree a verde pubblico e dei parchi-gioco delle ville Comunali di Piazza Progresso e Saetta –Livatino; chiuso il campo di calcio comunale e che “’ingresso al  Villaggio della Gioventù di Raffadali sarà consentito soltanto tramite prenotazione in orario antimeridiano in  n .di 10 persone ogni ora al n. 0922/473667 (per i giorni di sabato e domenica la prenotazione sarà possibile entro il giorno di venerdì  fino alle ore 13:00) al fine di consentire ai cittadini lo svolgimento individuale, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, di attività sportiva o attività motoria, ( running  – jogging – footing)  purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri.

Inoltre, si fa invito ai “medici di famiglia a segnalare al Comune di Raffadali la necessità di consegnare a domicilio le ricette di soggetti fragili affetti da patologie  croniche” e ai “dottori  farmacisti di comunicare i farmaci  per gli assistiti suddetti al Comune di Raffadali che provvederà al  loro recapito a domicilio.”

La nota del PD e di Raffadali Cambia

I consiglieri comunali del Partito Democratico e di Raffadali Cambia, Salvatore Gazziano, Caterina Giglione, Salvatore Lombardo, Domenico Tuttolomondo e Stella Vella, sin dal loro insediamento, sul tema dell’emergenza Covid 19, hanno avuto un atteggiamento costruttivo e propositivo, nell’interesse della comunità raffadalese. Questa azione si è concretizzata con il sostegno e con proposte fatte all’amministrazione comunale, con lo scopo di adottare scelte che potessero aiutare tutti a superare questa delicata fase per il nostro Paese. La proposta di costituire l’unità di crisi, con la presenza delle diverse personalità coinvolte è stata una delle prime iniziative, così come la costituzione del gruppo di supporto per le prenotazioni dei vaccini per gli over 80. Nonostante ciò in questi mesi è emerso da parte del Sindaco, un atteggiamento accentratore che in diversi momenti ha tenuto la minoranza all’oscuro della situazione epidemiologica in cui si trova il nostro paese. L’esigenza di conoscere i numeri delle persone contagiate, il numero dei soggetti che hanno ricevuto il vaccino e tante altre informazioni sono utili per poter elaborare proposte ed avere contezza del diffondersi del virus nella nostra comunità . Il virus si combatte anche con il normale funzionamento degli organi istituzionali democratici. La velocità di diffusione del virus, impone di fare scelte immediate ma questo non vieta di compierle con il confronto con le forze di minoranza. Siamo consapevoli che il numero dei contagi nel nostro paese, nei prossimi giorni è destinato ad aumentare. Riteniamo che andrebbero intensificati seriamente i controlli e non fermarsi all’emissione di un’ordinanza sindacale. Bisogna monitorare l’effettivo rispetto delle regole. La zona rossa è da considerare come ulteriore provvedimento, qualora queste misure non venissero osservate. Ad oggi si creerebbe un danno enorme a quelle attività economiche locali che con il rispetto delle regole potrebbero continuare a lavorare. Dichiarare la zona rossa nella nostra comunità, senza che poi ci sia un effettivo controllo sull’osservanza delle disposizioni, rappresenta un palliativo. Occorre tempestività nelle azioni da adottare, circolazione delle informazioni nelle sedi opportune e controlli contro comportamenti negligenti e pericolosi per la collettività.
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