Coronavirus, direttore generale dell’Asp: “Alla vita normale, prima del vaccino, non ci torneremo”
Alessandro Mazzara, in attesa della nomina del direttore generale Asp di Agrigento per adesso regge tutto il peso di una eredità non facile. Gli è toccato da gestire un momento difficile e doverosamente deve portare la croce per un breve tratto come il Cireneo. Una prima domanda ovvia e scontata: come siamo messi nell’affrontare questa […]
Alessandro Mazzara, in attesa della nomina del direttore generale Asp di Agrigento per adesso regge tutto il peso di una eredità non facile. Gli è toccato da gestire un momento difficile e doverosamente deve portare la croce per un breve tratto come il Cireneo. Una prima domanda ovvia e scontata: come siamo messi nell’affrontare questa pandemia?
“E’ una domanda che deve essere riportata ad un contesto che non è soltanto quello della provincia di Agrigento ma è un contesto mondiale. Ci siamo resi conto, lo dico come premessa per poi arrivare alle problematiche della sanità agrigentina, di fronte ad un nemico che tutti dichiarano invisibile, sono cadute le potenze mondiali più grandi. E’ caduta la Cina, l’America. la Germania, la Francia, l’Italia, l’Inghilterra e se noi certifichiamo quello che è avvenuto in tutto il mondo, alla data di oggi, 15 aprile dobbiamo dire che la Sicilia, nella disgrazia, è stata da un lato fortunata anche se piangiamo circa 160 morti, dall’altro è stata tempestiva ad affrontare tutto quello che si è presentato. Dico questo perché all’inizio, ormai è assodato, quando si sviluppò il virus nessuno poteva prevedere che la linea di contagio fosse diventata così alta”.
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