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Corruzione, indagata anche l’assessore regionale allo sport Elvira Amata

C’è anche l’assessore regionale allo sport Elvira Amata tra gli indagati per corruzione nell’inchiesta che vede protagonista il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno

Pubblicato 4 ore fa

L’assessore regionale al Turismo della Regione Siciliana, Elvira Amata, è coinvolta nell’indagine per corruzione condotta dalla Procura di Palermo, la stessa che vede tra gli indagati anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno.

Amata – esponente di Fratelli d’Italia – a La Sicilia dice di essere «molto serena e fiduciosa» ma precisa di non aver approfondito di contenuti delle accuse. L’avvocato di Amata, Sebastiano Campanella, ha dichiarato che “si tratta di un atto dovuto” e che la sua assistita è “totalmente estranea rispetto a qualsiasi addebito”. La proroga delle indagini, notificata a gennaio 2025, non conterrebbe dettagli specifici sulle contestazioni. “Non sappiamo di cosa si parli e riteniamo di non avere nulla di cui preoccuparci”, ha aggiunto il legale.

Il nome di Amata compare nell’informativa depositata al Tribunale del Riesame di Palermo. Le indagini si sono avvalse di intercettazioni telefoniche, in particolare quelle del suo capo di gabinetto vicario, Giuseppe Martino, le cui conversazioni sono state trascritte dalla Guardia di Finanza. Alcuni dialoghi coinvolgono direttamente anche l’assessora.

Le verifiche sono partite a seguito delle polemiche sulla costosa mostra promossa dalla Regione Sicilia durante il Festival di Cannes. Il governatore Schifani aveva revocato il finanziamento con un provvedimento in autotutela, dando il via agli approfondimenti investigativi.

Tra gli episodi sotto la lente della Procura c’è anche la manifestazione Magico Natale, organizzata dalla Fondazione Dragotto. La vicepresidente della fondazione, Marcella Cannariato – indagata anch’ella per corruzione insieme a Galvagno – avrebbe discusso con Martino di una cifra di 100 mila euro, legata a un progetto da tenersi tra Messina, Catania e Palermo. Nella conversazione intercettata, Cannariato afferma: «Ho bisogno del tuo aiuto… non è che gratis l’aiuto tuo». Martino risponde parlando della necessità di un «lavoro certosino» e accenna a un possibile incarico futuro.

I due si accordano per incontrarsi il 14 novembre 2023, a casa di Cannariato, per evitare ambienti troppo esposti. Si parlava di compensi e futuri progetti, definiti da Martino come «la punta dell’iceberg», con la prospettiva di altre iniziative «più importanti» e «grande marginalità».

L’11 dicembre 2023, Cannariato informa direttamente l’assessore Amata che presenterà una fidejussione per ottenere il pagamento anticipato della manifestazione. L’assessore approva. Secondo gli investigatori, sarebbe stato proprio Martino a suggerire questa procedura, legata a fondi stanziati da un altro assessorato, quello alla Famiglia.

La manifestazione Magico Natale si è rivelata un fallimento, almeno a Palermo. Amata ne parla in una conversazione intercettata: «…no niente, terribile, non oso pensare a Catania, no è meglio che la annullano e restituiscono tutto». Martino, in un’altra intercettazione, spiega che per la sua consulenza doveva ricevere 10 mila euro, con l’intenzione di far emettere la fattura da un soggetto terzo.

Infine, Martino è citato in una conversazione tra altre due indagate, Sabrina De Capitani e Marianna Amato. Quando una chiede chi sia per Elvira Amata, l’altra risponde: «Il suo braccio destro, quello che le legge tutte le carte e lei si fida ciecamente». Discutono dell’idea di creare un’associazione o una fondazione per gestire nuovi progetti.

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