Agrigento

Crollo in piazza Cavour, famiglie evacuate e la Procura apre inchiesta per disastro colposo (ft,vd)

In attesa di stabilire quali sono state le cause del crollo del cornicione in piazza Cavour ad Agrigento, i Vigili del Fuoco insieme agli agenti della volanti della Polizia proseguono le loro attività di sicurezza del luogo perchè i calcinacci continuano a cadere, e mezza piazza, ma anche meta’ carreggiata del viale della Vittoria sono […]

Pubblicato 5 anni fa

In attesa di stabilire quali sono state le cause del crollo del cornicione in piazza Cavour ad Agrigento, i Vigili del Fuoco insieme agli agenti della volanti della Polizia proseguono le loro attività di sicurezza del luogo perchè i calcinacci continuano a cadere, e mezza piazza, ma anche meta’ carreggiata del viale della Vittoria sono stati transennati.

L’area è stata posta sotto sequestro dalla Procura di Agrigento e in queste ore il sostituto procuratore Antonella Pandolfi, ha aperto un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti. L’ipotesi di reato avanzata è quella di disastro colposo. 

Più di 20 famiglie sono state fatte evacuare in via precauzionale, tra queste anche un’anziana donna disabile che si trovava al 4°piano dell’immobile insieme alla badante, che sarà trasferita in una struttura per una sistemazione temporanea. Le attività sono state eseguite dall’associazione Gise 118 di Sandro Bennici, insieme alla Protezione Civile.

“Alle ore 9:00 c’hanno fatto evacuare, per ore non ha avuto alcuna indicazione in merito su dove andare, ci racconta l’avvocato Collura residente in uno degli immobili interessati dal crollo. “Insieme ad altri condomini, abbiamo chiesto informazioni agli Uffici comunali circa la tempistica e la sistemazione temporanea che deve essere garantita in casi di emergenza, e per tutta risposta, dopo avermi chiesto se avevo parenti o amici in grado di ospitarmi, mi è stato riferito che alcune famiglie potevano essere collocate in b&b per uno o massimo due giorni senza però saper dire nulla riguardo i tempi del rientro (che, tuttavia, in base alle voci correnti, si aggirano a ben più di 48 ore). All’affermazione degli assessori di gestire “soldi pubblici e quindi non poterli stanziare” (sic et simpliciter!), mi viene da chiedere, come effettivamente ho chiesto senza purtroppo ottenere esaustive risposte: ma se questi soldi non si usano per simili emergenze quando si useranno mai?”, conclude l’avvocato Collura.

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