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Duplice omicidio La Monaca: pastore rumeno rinviato a giudizio

La famiglia La Monaca molto nota a Canicattì

Pubblicato 3 anni fa

Florin Scurtu, pastore rumeno di 29 anni, è stato rinviato a giudizio dal Gip del Tribunale di Caltanissetta e sarà processato per duplice omicidio a fine mese.

E’ la svolta giudiziaria che riguarda il duplice omicidio dei fratelli La Monaca, imprenditori agricoli di Canicattì, uccisi nel giugno di un anno fa in aperta campagna in contrada Durrueli.

Furono i carabinieri del Nucleo investigativo di Caltanissetta, guidati dal colonnello Alessio Artioli, che posero il rumeno a fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica nissena. Il movente del delitto sarebbe legato al fatto che il presunto assassino faceva pascolare gli animali sui terreni delle vittime nonostante il loro divieto alimentando continui scontri con i due imprenditori agricoli.

La ricostruzione

Nella tarda serata del 14 giugno 2020, militari della Stazione Carabinieri di Delia rinvenivano in Contrada Deliella, agro del comune di Caltanissetta, presso la proprietà della famiglia La Monaca, il cadavere semi-carbonizzato di un uomo, successivamente identificato in Filippo La Monaca, 74 anni di Canicattì, il cui corpo giaceva accanto ad un’autovettura, anch’essa combusta. Giunti sul posto i militari, accedendo da una stradina rurale che immetteva nella proprietà, rinvenivano, inoltre, un’ampia e vistosa chiazza di sangue con segni di trascinamento che conducevano sino ad un immobile, all’interno del quale era rinvenuto il cadavere di Calogero La Monaca, 76 anni di  Canicattì, fratello di Filippo.

Sin dai primi accertamenti svolti emergeva, dunque, che si fosse in presenza di un duplice omicidio commesso con modalità particolarmente violente, mediante l’utilizzo quale arma del delitto di alcuni massi, rinvenuti sul luogo, intrisi di sangue. Tale dato, poi avvalorato dagli esiti dell’autopsia, consentiva di ritenere che ci si trovasse in presenza di un delitto riconducibile all’azione di uno o più soggetti che, verosimilmente, dovevano aver avuto un alterco con le vittime, poi tragicamente culminato nell’omicidio.

Il giovane, nel corso dell’udienza di convalida, aveva ammesso le proprie responsabilità riconducendo il movente ad un litigio per questioni di pascolo.

La famiglia La Monaca

La famiglia La Monaca molto nota a Canicattì adesso detiene un triste primato: tre fratelli imprenditori agricoli tutti assassinati, uno dei quali assessore nella giunta Cammalleri di quasi 20 anni fa; due sorelle titolari di una rinomata gioielleria. Prima di Calogero (già assessore comunale) e Filippo era stato assassinato, quando aveva 49 anni, Antonio La Monaca.

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