Agrigento

Esplosione mortale alla zona industriale di Agrigento: una condanna e un’assoluzione

Il tribunale di Agrigento ha condannato alla pena di nove mesi di reclusione l’ex legale rappresentante della società Agriscia per l’accusa di omicidio colposo in seguito all’esplosione avventa il 6 ottobre 2010 all’interno del deposito alla zona industriale di Agrigento che causò la morte dell’operaio Liborio Di Vincenzo. Assolto, invece, il medico della ditta Giovanni Caminiti, […]

Pubblicato 5 anni fa

Il tribunale di Agrigento ha condannato alla pena di nove mesi di reclusione l’ex legale rappresentante della società Agriscia per l’accusa di omicidio colposo in seguito all’esplosione avventa il 6 ottobre 2010 all’interno del deposito alla zona industriale di Agrigento che causò la morte dell’operaio Liborio Di Vincenzo. Assolto, invece, il medico della ditta Giovanni Caminiti, 64 anni. La posizione di un terzo imputato – Salvatore Zaffuto – è stata stralciata poichè è deceduto. L’accusa chiedeva la condanna di entrambi a tre anni e sei mesi di reclusione. 

 Liborio Di Vincenzo, operaio cinquantenne, rimase gravemente ustionato in seguito ad una esplosione avvenuta all’interno del deposito “Agriscia” alla zona industriale di Agrigento il 6 ottobre 2010. L’operaio fu ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Civico di Palermo dove morì poco più di due settimane dopo l’incidente. Secondo quanto ricostruito l’esplosione venne innescata nel momento in cui l’operaio tentò di accendere la saldatrice con cui stava riparando un furgone. Nel 2014 il gup del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto rinviò a giudizio tre persone. Una di loro è deceduta.  Questa mattina ha discusso la parte civile, rappresentata dagli avvocati Giovanni e Tanja Castronovo, il quale ha evidenziato le precarie condizioni di lavoro dell’operaio, impiegato anche in turni non dovuti e senza attrezzature idonee, e l’inadeguatezza dell’officina che presentava evidenti lacune in materia di sicurezza e prevenzione incendi. 

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Picone e Buggea. La parte civile è rappresentata dagli avvocati Giovanni e Tanja Castronovo e Chiara Proietto.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *