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Festa e fuochi d’artificio dopo la messa in zona rossa: è polemica a Ribera (vd)

Ribera è zona rossa dallo scorso 24 marzo e lo sarà fino al 6 aprile

Pubblicato 3 anni fa

Festeggiamenti in piazza con tanto di fuochi d’artificio in piena zona rossa rafforzata.

E’ polemica per quello che è avvenuto a Ribera, già zona rossa dallo scorso 23 marzo per una preoccupante escalation di casi che fanno del comune crispino il terzo in provincia per numero di attuali positivi.

Alcuni filmati nelle ultime ore stanno letteralmente rimbalzando sui social – tra WhatsApp e Facebook – con le immagini che immortalano la festa con musica diffusa dall’altoparlante della Chiesa madre e fuochi d’artificio. 

Festa e fuochi d’artificio dopo la messa in zona rossa: è polemica a Ribera

Una scena che non è passata inosservata ai tanti cittadini di Ribera che si sono riversati nelle bacheche social per esprimere tutto il loro dissenso per quanto visto.

“Non condivido questa immagine soprattutto nei confronti di quella gente che sta rispettando le regole con tristezza e solitudine” scrive un utente.

E ancora: “Per voi non è zona rossa?” “Nessun rispetto per coloro stanno a casa e rispettano le regole e per chi come me ha un’attività chiusa e versa in grave difficoltà economica. Vergogna” scrive un altro utente.

Il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo, proprio questa mattina aveva rivolto un messaggio alla città definendo i festeggiamenti di Pasqua “sottotono a causa della pandemia e dei numeri”.

E lo stesso Ruvolo, nella qualità di sindaco, stamani ha preso parte alla Santa Messa pasquale, in cattedrale, venendo poi accerchiato allo’uscita da un gruppo di fedeli proprio mentre venivano fatti esplodere alcuni mortaretti. Insomma, come lo stesso Matteo Ruvolo ci conferma al telefono, non c’è stata alcuna partecipazione al momento celebrativo.

Ribera, come detto, è il terzo comune in provincia per attuali positivi e rimarrà in zona rossa fino al 6 aprile. 

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