Agrigento

Giro di prostituzione nel centro di Agrigento: 7 indagati

Chiuse le indagini su un giro di prostituzione nel centro storico di Agrigento

Pubblicato 2 anni fa

Il sostituto procuratore della Repubblica, Giulia Sbocchia, ha notificato l’avviso di conclusione indagine nei confronti di sette persone coinvolte in un giro di prostituzione nel centro storico di Agrigento. Si tratta di Magalv Marival Manrique Mendoza, 50 anni; Yanina Jacqueline Manrique Mendoza, 39 anni; Maria del Pilar Manrique Torres, 56 anni; Maria Cirila Huacache Manrique, 81 anni; Eugenio D’Agostino, 54 anni di Agrigento; Giuseppe Salamone, 32 anni di Agrigento; Maria Valdirene Vieira De Oliveira, 51 anni. La vicenda ricostruita dagli inquirenti risale all’estate 2014 su un giro di escort, fatte venire appositamente ad Agrigento, pubblicizzate sul sito internet “Bakeca Incontri”. 

Alla sorelle Mendoza viene contestato l’aver avviato un giro di prostituzione in due appartamenti da loro acquistati tra via Saponara e via Neve, nel cuore del centro storico di Agrigento. Le donne contattavano escort da ogni parte d’Italia invitandole a venire nella Città dei Templi ed esercitare l’attività e organizzando un vero e proprio calendario in base alle adesioni in cambio di un compenso economico variabile. Una quota degli incassi veniva poi versata anche alla madre delle sorelle Mendoza, l’81enne Maria Cirila Huacache Manrique. All’agrigentino Eugenio D’Agostino, compagno di una delle sorelle Mendoza, viene contestato l’aver coadiuvato le donne nell’organizzazione del giro di prostituzione accompagnando le escort nei loro spostamenti e occupandosi di consegnare e farsi restituire le chiavi degli appartamenti. All’altro agrigentino coinvolto – Giuseppe Salamone, detto Oliver, viene invece contestato l’aver agevolato l’attività di prostituzione delle ragazze. In particolare trovava loro sistemazioni temporanee, una volta che le stesse arrivavano ad Agrigento, presso altre escort già radicate nel territorio e le metteva in contatto con le sorelle Mendoza. 

Gli indagati hanno adesso venti giorni di tempo per presentare documentazione, rendere dichiarazioni al pubblico ministero o nominare consulenti tecnici per evitare una richiesta di rinvio a giudizio. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Daniele Re, Fabio Modica Inglima, Gianfranco Pilato, Oreste Palmieri, Monica Malogioglio, Anna Pira e Alessandro Marchica. 

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