Agrigento

Livatino, la posizione della Chiesa: “Salma venga trasferita ad Agrigento”

La custodia delle reliquie nella cattedrale di Agrigento garantirebbe alla sua memoria una maggiore visibilità

Pubblicato 3 anni fa

Si potrebbe arrivare ad uno “scontro” istituzionale tra la Curia di Agrigento e il Comune di Canicattì in merito al trasferimento della salma del giudice Livatino. Negli scorsi giorni il consiglio comunale di Canicattì ha ribadito all’unanimità la volontà di non far trasferire la salma del giudice Rosario Livatino, ucciso il 21 settembre 1990 dalla mafia e adesso primo magistrato beato dalla Chiesa, ad Agrigento. Lo scrive il quotidiano La Sicilia.

L’Arcidiocesi di Agrigento ha però preso una posizione chiara e netta con una lettera a firma del cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo della Città dei Templi: “La sepoltura privilegiata nella Cattedrale di Agrigento – scrive il cardinale – sarebbe preferibile e auspicabile visto che la riconosciuta santità del battezzato diventa dono per tutta la chiesa. Il beato viene infatti proposto come modello di vita evangelica per l’intera comunità”.

La Cattedrale – continua il cardinale – simboleggia in tal senso l’unità della diocesi. La custodia delle reliquie nella cattedrale di Agrigento garantirebbe alla sua memoria una maggiore visibilità non solamente logistica. Va tenuto conto – prosegue l’arcivescovo – che il giudice Livatino ad Agrigento ha svolto il suo ministero, quello per cui sarà beato e nel tragitto verso il capoluogo ha subito il suo martirio”.

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