Agrigento

Inchiesta Girgenti Acque, 11 richieste di costituzione di parte civile

Tra gli altri i Ministeri della Difesa e dell'Interno

Pubblicato 2 anni fa

Dopo una falsa partenza del processo “Waterloo” scaturito dalla maxi-inchiesta sulla gestione della società Girgenti acque, colosso riconducibile all’imprenditore Marco Campione che ha gestito per anni il servizio idrico in provincia di Agrigento, oggi ha avuto regolarmente inizio l’udienza preliminare davanti Giudice dell’udienza preliminare Micaela Raimondo.

Va detto subito che è stata stralciata la posizione di uno degli imputati, Salvatore Gabriele per irregolare notifica di atti. Per lui processo a parte che comincerà il prossimo 8 settembre.

Per tutti gli altri imputati, sempre l’8 settembre, è prevista la prosecuzione dell’odierna udienza preliminare che ha visto la produzione documentale di numerosi atti ad opera della Procura della Repubblica, rappresentata dal Pm, Paola Vetro, tra cui due verbali di interrogatorio (Daina e dell’avvocato Omar Giampaolo Hamed) e del difensore di due indagati, l’avv. Salvatore Cusumano.

Hanno chiesto di costituirsi parte civile l’associazione A testa Alta, Curatela Fallimentare Girgenti acque; Ministero della difesa (per conto dei carabinieri); Ministero degli interni (per il coinvolgimento del prefetto Diomede, oggi presente); Arpa Sicilia;  Salvatore Petrotto; Civiesse srl; Comune Sciacca; Aica; Ati Ag) e Parnet.

Dunque si tornerà in aula il prossimo 8 settembre per l’esame e le controdeduzioni riguardo le richieste di costituzione di parte civile e i documenti prodotti.

Il pool di pm della Procura – coordinato dal capo dell’ufficio facente funzioni, Salvatore Vella e composto dai pm Sara Varazi, e Paola Vetro – ipotizza una collaudata rete di corruzione in grado di garantire impunità alle imprese di Campione. Il sistema di complicità sarebbe stato molto esteso e avrebbe consentito al presidente di Girgenti Acque, attraverso la distribuzione di incarichi, posti di lavoro e consulenze di vario tipo, di interferire sulla vita amministrativa, di avere controlli nulli o favorevoli e di gestire in sfregio a numerose norme milioni di euro di soldi pubblici.

In principio fu la Dda di Palermo, siamo nel 2015, che indagò a lungo sulla ragnatela di interessi e rapporti gestiti di Marco Campione, sessantenne ex titolare di Girgenti acque e dominus della Hydortecne, società gemella creata per trasferire capitale umano, denaro e lavori e “svuotare” l’impresa principale di potere e contenuti.

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